Ai Prefetti la possibilità di espellere cittadini comunitari per motivi di ordine pubblico

Massimo Scambelluri

Sono necessarie risorse umane e materiali adeguate, altrimenti non servono a nulla nemmeno le buone leggi. Questo in sintesi il pensiero del Ministro dell’Interno Giuliano Amato che ha illustrato in commissione Affari costituzionali le linee guida del pacchetto sicurezza che il governo si appresta a presentare al Parlamento. Insomma la coperta è corta e la macchina dello Stato si muove con lentezza, specie per quanto riguarda l’immigrazione clandestina. Di qui la proposta di allargare ai Prefetti la possibilità di espulsione di cittadini comunitari per motivi di sicurezza e ordine pubblico, mantenendo pur sempre al ministro l’esclusività nei casi in cui in gioco c’e’ la sicurezza dello Stato. "In finanziaria – ha aggiunto Amato – cercheremo di rendere disponibile la maggiore quantità possibile di uomini e dotazioni attraverso una mobilità sia interna che esterna. Quando di recente ho parlato di migliaia di uomini, ad esempio, mi riferivo ai 2-3 mila recuperabili attraverso un’applicazione più puntuale dell’articolo 36 della legge 121. Altri 700 ‘rinforzi’ potrebbero essere i civili della Difesa in esubero, così come in esubero sono circa 25 mila marescialli, molti dei quali hanno competenze tecniche, da verificare certo con attenzione". Alto nodo centrale del suo intervento, dopo il caso eclatante dei tifosi della Lazio sorpresi con armi da taglio e machete nel bagagliaio delle loro auto e lasciati liberi perché il reato prevede una pena inferiore ai tre anni, il rafforzamento delle misure cautelari e restrittive e la possibilità di prevedere l’arresto in flagranza anche per questo tipo di reati puniti con pene inferiori ai tre anni. Il punto più contrastato del giorno (soprattutto dalla Caritas) è stato quello della lotta alla prostituzione, dove il Ministro è intenzionato a colpire i clienti: "Penso ad una multa non conciliabile, con il verbale che arriva a casa del diretto interessato". Per la Caritas questo progetto peggiorerà la vita delle prostitute rendendole “invisibili” e quindi ancor di più soggette ad abusi e forme di riduzione in schiavitù. L’ultimo allarme è per i Rom:"Dalla Romania e’ in atto un vero e proprio esodo, determinato dalle condizioni di non vita in cui hanno finito con il trovarsi in quel Paese. Ne abbiamo parlato anche oggi con il rappresentante del governo rumeno, che ha confermato la disponibilità a collaborare". L’opposizione risponde con il leader di AN Gianfranco Fini che da Passignano, dove è ospite di un’iniziativa del suo partito, concorda con la necessità espressa dal ministro Amato di prevedere fondi adeguati per la sicurezza da stanziare nella prossima Finanziaria, bocciando però il tutto come una banalità “Mi auguro che Amato si limiti a dichiarare una necessità ovvia –dichiara Fini – ma sia conseguente con quello che dice con tanta passione ed enfasi, ovvero o in finanziaria si stanzia ciò che il ministro Amato giustamente ha chiesto, oppure un ministro degno di tale nome dovrebbe trarre le conclusioni e rassegnare le dimissioni". Fini commenta anche le dichiarazioni di Amato sui Rom "Quanto all’ingresso massiccio dalla Romania – spiega Fini – il compito di un ministro non è quello di dire ovvietà ma quello di mettere in campo adeguate politiche di contrasto".