Alessandria, eroina e hashish per il familiare detenuto

redazione

Si era presentato in carcere, alla Casa Circondariale di Alessandria, per sostenere il colloquio con il familiare detenuto. Ma addosso aveva alcuni grammi di eroina di hashish, abilmente occultati. L’incauto tentativo non è però sfuggito agli attenti controlli degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, che hanno sequestrato la sostanza stupefacente.

E’ accaduto oggi nella Casa Circondariale alessandrina e darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Donato CAPECE, segretario generale del SAPPE, commenta: “Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri di Alessandria, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento per l’alta professionalità dimostrata, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere.  Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il SERT per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri. Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie Unità Cinofile. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.

Il segretario regionale SAPPE del Piemonte, Vicente Santilli, e quello provinciale di Alessandria, Salvatore Mezzarano, sottolineano: “Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere – come ad Alessandria – con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma non si può ritardare ulteriormente la necessità di adottare urgenti provvedimenti: non si può pensare che la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri piemontesi e del Paese sia lasciata solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia”.