ANIA: un incidente mortale ogni 8 ore su due ruote

redazione

«In Italia gli incidenti stradali che coinvolgono i mezzi a due ruote causano un morto ogni 8 ore in Italia. Cifre che pongono il nostro Paese al primo posto in Europa per numero di centauri morti. Le modifiche al codice della strada che entreranno in vigore domani rappresentano un importante passo per arginare questo fenomeno».Con queste parole il Segretario Generale della Fondazione ANIA, Umberto Guidoni, commenta le disposizioni normative che scatteranno dal prossimo 19 gennaio e che riguarderanno, in prevalenza, moto e motocicli. Le modifiche, tra le altre cose, prevedono la cancellazione del vecchio patentino per i ciclomotori, trasformato in patente AM, e porteranno ad un innalzamento da 21 a 24 anni del limiti di età per condurre moto di potenza elevata (oltre 35 Kw). Complessivamente le patenti di guida passeranno da 9 a 15 e, sia per ciò che riguarda i mezzi a due ruote sia per ciò che riguarda gli altri veicoli, verranno introdotte misure che portano allineeranno l’Italia agli standard previsti dall’Unione europea. «Ciò che deve essere chiaro – spiega Guidoni – è che le nuove disposizioni non sono da considerare meri appesantimenti burocratici o amministrativi, né nuovi oneri per gli italiani. Le novità legate alle patenti per moto e motorini contribuiranno a far crescere la cultura del rispetto delle regole della strada e il senso civico dei conducenti. La Fondazione ANIA si è battuta a lungo perché fossero introdotte misure in grado di aumentare la sicurezza dei centauri e, in tal senso, l’introduzione dell’obbligatorietà della prova pratica per il conseguimento del patentino dei ciclomotori era un punto fondamentale. Ottenuto questo, siamo convinti che le nuove normative consentiranno di guidare moto più veloci e più potenti solo dopo alcuni anni di guida su mezzi più alla portata di conducenti inesperti che forniranno quella formazione necessaria per poter condurre mezzi che hanno un rapporto peso/potenza maggiore. In questo modo ogni centauro verrà correttamente formato tramite step progressivi, verificabili attraverso prove pratiche. In Italia, sono morte 1.030 persone in incidenti sulle due ruote, quasi un terzo dei 3.860 morti complessivi per incidenti stradali registrati nel nostro Paese nel 2011. Dati agghiaccianti che non potevano né dovevano lasciare indifferenti. Ci auguriamo che queste nuove disposizioni contribuiscano ad arginare una così vasta perdita di giovani vite umane».