Crimini agroalimentari: frodi per 60 miliardi di euro

Riccardo Fraddosio

Il fatturato del made in Italy fraudolento vale oltre 60 miliardi di euro nel settore agroalimentare. Il doppio delle esportazioni dei prodotti originali (stimate in 23 miliardi di euro). È quanto emerge dal terzo Rapporto sui crimini agroalimentari elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, secondo cui internet è sempre più spesso un veicolo per la diffusione dell’Italian sounding, ossia dell’utilizzo di denominazioni geografiche o immagini che si richiamano all’Italia per commercializzare prodotti non riconducibili al made in Italy. Le frodi più frequenti si riscontrano sui prodotti tipici della tradizione locale e regionale (32%), sui prodotti Dop e Igp (16%) e sui semilavorati come insaccati, sughi e conserve (12%). Il fenomeno dell’Italian sounding colpisce la gran parte dei prodotti tipici italiani, ma tra le categorie contraffatte il primato negativo spetta ai formaggi Dop. La Coldiretti ha di recente denunciato un caso che ha fatto discutere: quello del “kit” per la produzione del falso Parmigiano Reggiano, del Pecorino e di altri rinomati prodotti caseari italiani come la mozzarella, la ricotta e l’asiago. I kit hanno etichette che utilizzano la denominazione “Italian Cheese” e sono venduti in Nuova Zelanda, Australia, Canada e Usa, promettendo la realizzazione del prodotto in appena 30 minuti. Non meno allarmanti sono i casi del Barolo confezionato in Canada e del Chianti bianco svedese. Molto spesso continua a essere miscelato all’extravergine d’oliva italiano l’olio di bassa qualità proveniente da Grecia e Spagna (e in alcuni casi dal Nord Africa). Non è raro che limoni sudamericani vengano commercializzati come limoni della penisola sorrentina, o che agrumi provenienti dall’Africa del nord siano spacciati per prodotti del Sud Italia. Ma questi sono solo alcuni esempi. I Nuclei Anti-frodi dei Carabinieri hanno individuato ben 70 tipologie di prodotti alimentari contraffatti in vendita su internet. Secondo la Coldiretti, “c’è in atto un salto di qualità dell’agro-pirateria internazionale che è arrivata a colpire i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale con danni economici e d’immagine non più sostenibili per l’agricoltura italiana” (www.coldiretti.it). In attesa che vengano presi provvedimenti, l’Italia sounding costa al nostro Paese 147 milioni di euro al giorno.