Non è sicuramente l’entità del carico di sigarette di contrabbando scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Ancona a far notizia, bensì che il carico stesso è stato sequestrato grazie all’acutissimo fiuto di “Gaby”, uno dei cani “anti-tabacco” che la Guardia di Finanza ha recentemente immesso in servizio nelle aree doganali più interessate dall’illecito traffico.
Il cane “Gaby”, un giovane esemplare di pastore tedesco che ha da poco concluso uno specifico iter addestrativo durato nove settimane, era impegnato nel porto di Ancona in attività di controllo su alcuni automezzi appena sbarcati da una motonave proveniente dalla Grecia.
Verso uno di essi, un furgone per l’esattezza, il cane ha mostrato subito un vivo nervosismo che il suo finanziere-cinofilo ha immediatamente interpretato come la probabilissima presenza di tabacchi lavorati esteri a bordo, procedendo così a un’accurata ispezione del mezzo dal quale saltavano fuori 99 stecche di sigarette di varie marche per un peso complessivo di circa 16 kg., non moltissimi ma comunque sufficienti ad incappare nell’infallibile olfatto di “Gaby” che ora promette ben più consistenti sequestri della specie in futuro.
Da rilevare come due altri “colleghi” di “Gaby” (cani anti-tabacco “Jacky” e “Arca”) si siano già resi protagonisti di analoghi sequestri a Malpensa e a Palermo, a riprova del fatto di come le nuove unità cinofile del Corpo siano già pienamente operative nel particolare settore d’intervento per le quali sono state create e addestrate.
La formazione di queste nuove unità anti-tabacco della Guardia di Finanza è tra l’altro prevista da uno specifico Protocollo d’Intesa che il Corpo ha siglato nel 2014 con la “Philip Morris Italia” per il contrasto al contrabbando e alla contraffazione di sigarette nel nostro Paese, e per il quale la citata multinazionale si è impegnata nel sostenimento delle spese di acquisto di 15 cani da impiegare in queste speciali attività anticontrabbando e anticontraffazione.
