Gdf, Catanzaro: sgominato il clan degli zingari

Gabriel Romitelli

Sono 400 i finanzieri impegnati dall’alba di oggi con elicotteri e unità cinofile in un’operazione a contrasto della criminalità organizzata, nel corso della quale sono stati eseguiti 33 provvedimenti di fermo tra Calabria, Puglia, Basilicata, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia.

Nell’odierna maxi-operazione – denominata “Gentleman” – desta impressione la perquisizione di un intero borgo, quello di  “Timpone Rosso” sito in Cassano allo Ionio (CZ), ritenuto la roccaforte del c.d. “clan degli zingari” attivo nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le indagini, sviluppate nel corso di due anni dai finanzieri dei Comandi Provinciali di Catanzaro, Brescia e Matera, nonché da quelli del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) con l’interessamento della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (D.C.S.A.), hanno definitivamente permesso di delineare le attività criminali riconducibili a due pericolosi boss di ‘ndrangheta egemoni nelle zone di Corigliano Calabro e di Cassano allo Ionio, nonché dei loro affiliati agli stessi legati da “vincoli di sangue”.

Secondo gli inquirenti la “cosca degli zingari”, per anni relegata ai margini dei sodalizi ‘ndranghetisti calabresi, aveva ormai acquisito una piena autonomia nel gestire i rapporti con i cartelli internazionali del narcotraffico, riuscendo così a movimentare grossi quantitativi di marijuana dall’Albania avvalendosi di vettori marittimi, nonché di cocaina ed eroina che veniva importata sul suolo italiano attraverso automezzi appositamente modificati per sfuggire ai serrati controlli anti-droga.

Rilevante è comunque anche la perdita economica che l’intera operazione ha inflitto all’organizzazione delinquenziale, nei confronti della quale sono stati sequestrati carichi di droga per un valore superiore ai 45 mln. di euro ed armi (tra le quali figurano anche alcuni fucili-mitragliatori Kalashnikov).

Colpito anche l’ingente patrimonio illecitamente accumulato dai principali arrestati, costituito da beni immobili, quote societarie, autovetture di lusso e imbarcazioni.