Le indagini, avviate nel febbraio del 2013 hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile lodigiana di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di un gruppo criminale, composto da soggetti di origine marocchina, dedito allo spaccio di eroina, cocaina e hashish a Lodi e in diversi comuni limitrofi.
La banda aveva nel tempo affinato il proprio modus operandi in modo tale da rendere difficoltosa la localizzazione e la cattura. Infatti, oltre i frequenti cambi di utenze telefoniche, gli spacciatori avevano instaurato rapporti "quasi confidenziali" con i clienti, i quali svolgevano anche il ruolo di vedette, attente ad eventuali movimenti delle forze dell’ordine.
In alcuni casi i clienti si occupavano anche di rifornire la cena per i loro spacciatori. L’attività di spaccio avveniva utilizzando un cavalcavia pedonale nei pressi della ferrovia di Lodi.
Nel corso dell’attività investigativa venivano effettuate perquisizioni che consentivano di rinvenire e sequestrare oltre 100 mila euro in contanti abilmente occultati nella fodera del tetto di un autoveicolo e significative quantità di stupefacente.