Orsa Daniza: la Forestale indaga sulle cause della morte

Eugenia Scambelluri

Come richiesto da più parti, il Corpo forestale dello Stato ha aperto un’indagine per accertare le cause della morte dell’Orsa Daniza che non è sopravvissuta alla narcosi disposta dalla Provincia Autonoma di Trento. Il personale del Corpo sta acquisendo tutta la documentazione e le informazioni presso la stessa amministrazione provinciale e le altre autorità statali e locali coinvolte. Una squadra altamente specializzata in questo tipo di indagini è stata inviata dall’Ispettorato Generale su disposizione del Capo del Corpo  per supportare l’attività investigativa dei reparti territoriali.

L’ipotesi investigativa presuppone il delitto di maltrattamento e uccisione di animali. Sempre in queste ore i forestali stanno informando la Magistratura competente dell’accaduto.

La notizia della morte di Daniza è stata appresa con rammarico e costernazione dalla Forestale, che già nel mese di agosto in una lettera indirizzata al Direttore Protezione Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) aveva espresso forte preoccupazione per la sopravvivenza dei cuccioli dell’orsa nati nell’anno e privati dell’assistenza della madre nella ricerca del cibo, nella scelta dei luoghi di rifugio, negli itinerari da percorrere e nella difesa da possibili minacce e da eventuali predatori”.

Si evidenziava inoltre nella lettera la ”necessità di un’attenta valutazione di come, in tali circostanze, la cattura e la captivazione possano configurarsi come ipotesi di maltrattamento nei confronti dei cuccioli”. Per tali ragioni il Corpo forestale dello Stato chiedeva di  “considerare la possibilità di un’ulteriore approfondita riflessione sulle future scelte da mettere in atto”.

Lo stesso aveva fatto il Comandante regionale del Veneto del Corpo forestale dello Stato Daniele Zovi che aveva indirizzato analoga nota al Presidente della Provincia Autonoma  di Trento invitandolo a desistere dalla cattura. Il Dirigente esprimeva tutta “la preoccupazione del Corpo forestale dello Stato per la sorte dei cuccioli dell’orsa Daniza in caso venisse catturata e posta in captivazione”.