San Francisco: al Cyber Security Summit Kaspersky presenta le sue strategie

redazione

Kaspersky Lab ha illustrato i progetti nel campo della sicurezza aziendale al Cyber Security Summit a San Francisco negli Stati Uniti. All’evento, incentrato sulla sicurezza IT aziendale, hanno partecipato personaggi influenti nel campo della sicurezza informatica con testimonianze e tavole rotonde. Kaspersky Lab, ha annunciato nuove soluzioni di sicurezza e le strategie aziendali che guideranno la crescita della società durante tutto l’anno.

I recenti e significativi cambiamenti nel panorama della sicurezza informatica sono stati il focus principale dell’evento: attacchi sofisticati e complesse campagne di cyber-spionaggio che prendono di mira le società sono  diventate "la nuova normalità". Un altro punto sul quale si è dibattuto molto è stato come nel settore IT ci sia una vera e propria ondata di minacce avanzate destinate in particolar modo alle reti dei servizi finanziari, un segmento che richiede soluzioni di sicurezza specializzate per soddisfare le esigenze tipiche di questo settore.

Kaspersky Lab ha riunito i principali esperti nel campo della sicurezza informatica provenienti da diversi settori come quello governativo, dei sistemi finanziari aziendali e della gestione IT, compresi i rappresentanti di Facebook , Visa, The Boeing Company e Wells Fargo&Co. Tom Ridge, Former Secretary of the Department of Homeland Security degli Stati Uniti, ha tenuto un keynote su: "Come il Cyberwarfare influenza la sicurezza IT delle imprese”.

Eugene Kaspersky, Chairman e CEO di Kaspersky Lab, ha dichiarato: "La criminalità informatica non consiste più solo nel rubare piccole somme di denaro ad utenti comuni. Il panorama della sicurezza informatica è in rapida evoluzione e sta diventando sempre più complesso, infatti, il numero delle campagne di cyber-spionaggio, rivolte alle grandi aziende, è in netto aumento, così come la loro complessità. I criminali sono sempre più esperti nel progettare i propri attacchi e sono in grado di sfruttare gli anelli più deboli in termini di sicurezza, il che significa che anche  le catene di approvvigionamento e gli appaltatori possono essere presi di mira. Questo è il motivo per cui la “threat intelligence” deve essere una priorità per i CIO e i CSO, che devono assicurarsi difese abbastanza flessibili da resistere, non solo alle minacce già esistenti, ma anche a quelle della generazione future".