Attacco all’università di Tor Vergata: il commento di Max Heinemeyer, Darktrace

redazione

Gli attacchi scagliati contro i centri di ricerca e le università coinvolte nei progetti di ricerca di un vaccino sul Covid-19 si stanno diffondendo rapidamente in tutto il mondo e sono diventati una nuova triste normalità.

 

Anche se i dettagli esatti di questo attacco e il punto di intrusione iniziale non sono ancora noti, a partire dalla nostra base clienti, possiamo affermare che le università sono le vittime del maggior numero di attacchi email di phishing mirato, che inducono il destinatario a cliccare su un collegamento dannoso o a trasferire fondi.

 

Le università in genere possiedono sistemi complessi, con una superficie di attacco molto ampia, che rende più semplice per gli aggressori identificare percorsi utili a causare più danni possibili.

La realtà è che gli hacker vedono il settore dell’istruzione come estremamente vulnerabile e privo di maturità informatica, un aspetto pienamente emerso durante la pandemia. Inoltre, gli hacker sanno che in questo momento le scuole e le università non possono permettersi ulteriori interruzioni dal punto di vista della didattica e sono quindi maggiormente propense a pagare un eventuale riscatto.

 

Ecco perché nel settore dell’istruzione stiamo assistendo a un passaggio significativo nell’adozione dell’intelligenza artificiale per fermare autonomamente le minacce informatiche. L’International Baccalaureate e l’Eton College in UK e la Salve Regina University negli Stati Uniti sono solo tre esempi di organizzazioni nel mondo che si sono affidate all’intelligenza artificiale per contrastare gli attacchi al proprio posto e poter offrire così istruzione e supporto in modo continuo.