Canottaggio: sei medaglie per l’Italia al Mondiale Under 23

redazione

Italremo chiude il mondiale under 23 con sei medaglie attestandosi nel medagliere per nazioni al primo posto davanti a Germania e Stati Uniti. Dei sei sigilli, quattro medaglie sono d’oro (quattro con, due senza e quattro senza pesi leggeri maschile e quattro di coppia pesi leggeri femminile), una d’argento (singolo pesi leggeri maschile) e una di bronzo (doppio pesi leggeri maschile). Alle tre d’oro vinte ieri, oggi si è aggiunto l’oro del quattro senza pesi leggeri, di Davide Gerosa (SC Lario), Leone Maria Barbaro (Tirrenia Todaro), Piero Sfiligoi (CC Saturnia) e Paolo Di Girolamo (Forestale) che, dopo l’altalenante parte iniziale, al passaggio di metà gara ha imposto il ritmo alla Germania e alla Gran Bretagna e, sul finale, ha prodotto un rush che ha distaccato ulteriormente la barca tedesca che ha dovuto contentarsi del secondo posto davanti alla Gran Bretagna terza.L’argento è arrivato, invece, dal singolo pielle di Francesco Pegoraro (SC Esperia) che sul finale, dopo una prima parte incerta, si è inserito nella bagarre agguantando la seconda posizione alle spalle della Francia che ha vinto l’oro. Il bronzo, infine, è stato appannaggio del doppio pesi leggeri di Antonio Vicino (CRV Italia) e di Lorenzo Galano (SC Esperia). Una barca che ha risolto la situazione medaglie già a mille metri quando cambiando ritmo si è piazzata dietro a Germania e Olanda. Negli ultimi 500 la barca azzurra ha rinforzato ancora ed è andata sul podio dopo aver contenuto il ritorno della Nuova Zelanda. Le altre due barche finaliste si piazzano al quarto posto, il doppio pesi leggeri femminile di Federica Cesarini (C Gavirate) e Bianca Laura Pelloni (GS Speranza Pra’) protagonista di un finale in rimonta che però non basta ad ottenere il podio; mentre finisce sesto il quattro di coppia under 23 di Tiziano Evangelisti (CC Civitavecchia), Alessandro Laino (Fiamme Gialle), Jacopo Mancini (SC Firenze), Stefano Ciccarelli (Cus Pavia) al termine di una gara che li ha visti sempre troppo lontani da Canada, Australia e Nuova Zelanda che, rispettivamente, si sono aggiudicati i tre gradini del podio.