Carceri, a Palermo il Convegno del SAPPE su Decreto Sicurezza e nuova riforma penitenziaria

redazione

Decine e decine di dirigenti nazionali del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE sono giunti oggi a Palermo per partecipare al Convegno “La Riforma penitenziaria e il DL Sicurezza. Il ruolo della Polizia Penitenziaria” che si terrà nel primo pomeriggio presso il Centro congressi San Paolo Palace Hotel. Un Convegno nel corso del quale, con autorevoli esperti del settore e dirigenti dell’Amministrazione Penitenziaria, verranno dibattuti due importanti provvedimenti normativi varati dal Governo Conte in materia di sicurezza sociale quali, appunto, il Decreto Sicurezza e la nuova riforma penitenziaria.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE e relatore centrale del Convegno: “Sul tema della sicurezza sociale È indubbio che a farla da padrone sono i colleghi della Polizia di Stato e dei Carabinieri: ma questo è in parte il risultato di un limite che ci siamo anche autoimposti con il contingentare la dirompenza del nostro lavoro alle sole mura perimetrali di una casa circondariale. In verità la Polizia penitenziaria è ben altro. È afflato, passione, abnegazione, sacrificio e silenziosa compostezza. Siamo stati sui muri di cinta per decenni. Per duecentodue anni! E abbiamo difeso la collettività da se stessa e da quelli che sono stati vissuti come altro. Certo che se qualcuno di noi tornasse indietro nel tempo e raccontasse cos’è diventata la Polizia Penitenziaria ad un collega di allora, se gli dicesse dei laboratori DNA nei quali i nostri agenti in camice bianco estraggono i frammenti di geni per contribuire alla lotta al terrorismo. Nei quali studiano l’incommensurabilmente piccolo e complesso … Se gli parlasse dei NIC e del loro apporto fondamentale alle indagini internazionali sul radicalismo islamico. Se gli raccontasse dei nostri esperti informatici, del nostro GOM, della nostra specificità nell’esecuzione penale esterna, del nostro essere parte attiva in tutte le fasi della lotta al crimine organizzato o sul territorio, penso che verrebbe preso per pazzo!”.
Capece, nella sua relazione, spiegherà come e quanto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha sollecitato il Governo durante i lavori parlamentari affinchè anche ai Baschi Azzurri del Corpo venissero riconosciuti nella giusta e legittima prerogativa di Corpo di Polizia dello Stato, riconoscendo infatti loro un fondamentale ruolo nel contesto interforze nel contrasto della criminalità, organizzata e non.
Ma il SAPPE tornerà a denunciare, da Palermo, l’invivibilità della situazione penitenziaria nazionale: “Apprezzammo molto il richiamo che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, fece alla sicurezza sociale nel suo tradizionale messaggio di fine anno. In particolare, fummo d’accordo con l’inciso secondo il quale la sicurezza parte da un ambiente in cui tutti si sentano rispettati e rispettino le regole del vivere comune. Oggi nelle carceri non è affatto così: con il crescente sovraffollamento e l’elevato numero di eventi critici le nostre prigioni stanno tornando incandescenti”, conclude Capece, segretario generale del SAPPE. “Il Ministro dell’Interno Salvini ed il Guarasigilli Bonafede sono politici attenti e sensibili alla sicurezza detentiva ed allora credo sia opportuno che incontri quanto prima chi rappresenta le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, che lavorano quotidianamente con grande stress e disagio nelle sovraffollate carceri italiane caratterizzate da costante violenza contro gli Agenti. Vorremmo che ci ascoltasse, che sentisse l’opinione di chi in galera ci lavora tutti i giorni, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno Magari potremmo dare il nostro contributo per risolvere le costanti criticità di un sistema carcerario che ha bisogno urgente di interventi, anche a tutela di chi lavora in prima linea come i poliziotti”.