Carceri, Sappe: “Conflitto di interessi per la Sottosegretaria alla Giustizia Federica Chiavaroli”

redazione

Duro atto di accusa del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE nei confronti della Sottosegretaria di Stato alla Giustizia Federica Chiavaroli, del Gruppo Alternativa Popolare – Centristi per l’Europa – NCD.
“L’Amministrazione Penitenziaria ha nominato la responsabile della segreteria della Senatrice Chiavaroli, Annamaria Raciti, direttore della Scuola di Sulmona, che rientra nel collegio elettorale della Sottosegretaria. Una coincidenza troppo coincidente”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Poiché da giugno è in atto nella Scuola di Sulmona un corso di formazione per Agenti di Polizia Penitenziaria, anziché affidare la direzione del corso ad un appartenente alla carriera dei funzionari del Corpo, come è normale e logico, si è scelto di affidare l’incarico provvisorio alla Raciti, che è un impiegato civile dello Stato, un funzionario giuridico pedagogico, che nulla ha a che fare con il Corpo di Polizia Penitenziaria ma che casualmente è persona di fiducia della Sottosegretaria Chiavaroli, abruzzese di nascita e di collegio elettorale. Lo trovo scandaloso e chiedo al Ministro della Giustizia Orlando non solo di revocare l’incarico provvisorio affidato dall’Amministrazione Penitenziaria a Annamaria Raciti, affidandolo invece ad un funzionario appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria, ma di fare chiarezza su quanto avvenuto, congelando le deleghe attribuite alla Sottosegretaria Chiavaroli”.
Capece contesta anche l’incarico affidato ad un altro impiegato civile del DAP, Dario Aureli, nominato anch’egli provvisoriamente direttore della Scuola di Polizia di Parma, e a fronte dell’ennesimo conflitto di interessi nell’Amministrazione Penitenziaria lancia una proposta-provocazione: “Vedo con favore la possibilità di incardinare una Direzione Generale del Corpo di Polizia Penitenziaria presso il Ministero dell’Interno, così come oggi è già in essere per i Vigili del Fuoco. Una riorganizzazione del Corpo di Polizia Penitenziaria in questo senso può essere più funzionale al sistema della sicurezza del Paese, partendo dalla necessità di avere un Capo del nostro Corpo che indossi la nostra stessa divisa, ferma restando la necessità di un urgente incontro/confronto con il Governo nel merito della questione”.