Catania, ancora violenze nel carcere minorile Bicocca SAPPE: “Subito ispettori ministeriali”

redazione

Dopo il pomeriggio ad altissima tensione nel carcere minorile Bicocca di Catania, è duro l’atto di accusa del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Ormai non abbiamo più parole per descrivere le criticità del carcere minorile di Catania. La realtà è che con le ultime leggi varate dal precedente Governo sono state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili.”.
Il Segretario generale del SAPPE Donato Capece, che esprime solidarietà e ha parole di apprezzamento i poliziotti penitenziari in servizio al carcere minorile di Catania Bicocca, afferma : “Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. E allora è mai possibile che nessuno, al Ministero della Giustizia e ai Dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità, abbia pensato di introdurre anche per la Polizia Penitenziaria ed i suoi appartenenti, per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino?”.