Che impatto avrà la chiusura di Coinhive sul business delle criptovalute?

redazione

Coinhive, il noto miner di Monero con la sua offerta dedicata agli sviluppatori, chiude i battenti. Coinhive distribuiva una libreria JavaScript, integrabile per l’implementazione di sistemi di mining per la criptovaluta Monero. Diffusamente utilizzata, era stata però più volte al centro di polemiche per la sua caratteristica di poter essere adattata in modo da effettuare azioni di cryptojacking, e per questo motivo veniva spesso considerata come un sito pericoloso dalle soluzioni di protezione.

 

Proofpoint ha raccolto alcuni dati principali legati alle attività di Coinhive:

 

 

 

  • Le criptomonete restano la valuta preferita per i creatori di minacce e gli altri operatori dei mercati sotterranei. La blockchain, la tecnologia alla base delle criptovalute, sarà utilizzata per portare a termine diversi obiettivi, legati o meno alle transazioni finanziarie.
  • Continuiamo ad assistere ad attività worm e reti di bot legate alla botnet Smoninru, tra gli altri, in un honeypot, anche se la distribuzione di malware per il mining di monete attraverso kit exploit è praticamente nulla dallo scorso dicembre (e ridotta drasticamente dall’inizio di marzo 2018, quando il valore di Bitcoin era crollato). È da notare che la botnet Smominru opera principalmente su server Windows, rendendo il mining di Monero ancora economicamente valido rispetto all’utilizzo di piattaforme dedicate. Quando l’elettricità è gratuita per cybercriminali e botnet, l’estrazione di criptovalute è ancora redditizia.
  • Le criptovalute non spariranno e continueranno ad avere applicazioni legittime e non.