Chiusura Ania Campus 2016

redazione

Quasi 2000 persone formate, 150 caschi “rottamati” e il coinvolgimento delle scuole di 16 città italiane che hanno fatto da scenario all’iniziativa. Si è chiuso questa settimana, con la tappa di Trieste, ANIA Campus, progetto realizzato dalla Fondazione ANIA in collaborazione con la Polizia Stradale e la Federazione Motociclistica italiana sulla sicurezza sulle due ruote a motore. 

Dopo la prima tappa di Roma dell’11 marzo scorso, il tour ha toccato Caserta, Napoli, Palermo, Vibo Valentia, Crotone, Potenza, Bari, Pescara, Rimini, Bologna, Torino, Genova, Milano, Treviso per concludersi a Trieste. 

ANIA Campus è nato dalla consapevolezza che gli utenti vulnerabili della strada, a partire dai motociclisti, sono tra le principali vittime degli incidenti. Nel 2014, infatti, ogni 10 ore ha perso la vita una persona che viaggiava su un motociclo o un ciclomotore: in totale, in un anno, 814 motociclisti sono morti in incidenti e 55mila sono rimasti feriti.

Per contrastare questa emergenza, in tutte le città in cui l’iniziativa ha fatto tappa è stato allestito un Campus con aule didattiche e circuito di guida sicura. I ragazzi hanno avuto la possibilità di svolgere lezioni teoriche e prove pratiche, durante le quali sono stati assistiti da piloti professionisti ed istruttori di guida. Queste prove hanno dimostrato che, seguire i giovani con piloti professionisti, è un modo per salvaguardarli dai pericoli in cui possono incappare sulla strada. I piloti sono, poi, testimonial ascoltati dai giovani e, per questo, far tenere a loro lezioni sull’abbigliamento, dalle protezioni ai caschi, si è rivelato un modo per dare concretezza alla formazione teorica.  

Vista la pessima abitudine di molti ad utilizzare caschi non in regola con la legge, la Fondazione ANIA ha lanciato l’iniziativa “rottama il tuo casco”: i ragazzi che si sono presentati al Campus con un casco non a norma o danneggiato, ne hanno ricevuto in cambio uno nuovo, personalizzabile con delle grafiche realizzate per l’occasione. 

L’esperienza dell’ANIA Campus 2016, visto il bilancio ampiamente positivo, rappresenta un incentivo a riproporlo anche il prossimo anno in altre città. Avere giovani più consapevoli delle regole e delle tecniche di guida significa preservare loro la vita.

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