Cina, sicurezza stradale: 72 decessi in pochi giorni

redazione

Montano le polemiche sulla stampa e sulla rete cinesi, a causa di quelle che sono considerate strade poco sicure e infrastrutture non ben costruite. Sarebbero da imputare a questi due fattori in modo particolare le numerose morti avvenute negli ultimi giorni in Cina. 72 persone sono decedute in sei diversi incidenti di auto, tra cui il piu’ grave e’ avvenuto domenica nella provincia dello Shaanxi quando un autobus a 2 piani, dopo essersi scontrato con un’ autocisterna, si e’ incendiato, causando la morte di 39 persone. In rete molti utenti hanno messo in evidenza come le strade cinesi siano pericolose e come siano moltissimi gli incidenti in cui sono coinvolti gli autobus a due piani, considerati poco sicuri. Il Ministero dell’ Industria e il Ministero della Pubblica Sicurezza hanno deciso di sospendere la produzione e la vendita degli autobus a due piani a partire dal 1 marzo scorso, tuttavia, gli autobus esistenti rimarranno in servizio ancora per almeno altri 5-7 anni. ” La sicurezza dei passeggeri – ha detto Zhang Tong, professore alla Tongji University – deriva anche dalle garanzie derivanti dalle regole del traffico sulla cui applicazione ed osservanza il governo deve vigilare”. E
oltre alle strade a destare preoccupazione sono anche i ponti. Dal 2007 ad oggi in Cina sono crollati 18 ponti, uccidendo 135 persone. L’ ultimo incidente solo qualche giorno fa quando il cedimento di una tratto di 100 metri della rampa di accesso ad un ponte ad Harbin, nella provincia dello Heilongjiang, ha ucciso 3 persone. Questa rampa, era stata costruita meno di un anno fa con costi milionari. Sulla rete si accusa i funzionari di intascare gran parte degli stanziamenti e di costruire le infrastrutture con materiali scadenti. Secondo Dan Danhui, professore associato del dipartimento per la sicurezza della Tongji University a Shanghai, la costruzione di molti ponti e’ avvenuta in maniera affrettata. ” Alcuni anni fa la Cina aveva solo circa 500.000 ponti. Ora abbiamo piu’ di 700.000 – ha detto – con un numero così enorme di progetti in corso io non sono sorpreso di vedere un numero crescente di segnalazioni di crolli”.