Coisp: "Bentornato Ministro dell’Interno"

redazione

(AGENPARL) – Roma, 18 apr  -“BENTORNATO MINISTRO DELL’INTERNO! Era talmente tanto tempo che non sentivamo un Capo del Viminale parlare così chiaro, forte e inequivocabile… che ci assale quasi la commozione! No, nessuna battuta e nessuna retorica, l’equilibrio ed al tempo stesso la correttezza e l’onestà intellettuale dimostrata da Alfano nelle sue ultime dichiarazioni relative agli scontri di Roma, sono un sorso di acqua fresca che allevia l’arsura che attanaglia da troppo tempo migliaia di uomini e donne in divisa, in un deserto fatto di sciacallaggio, criminalizzazioni, strumentalizzazioni politiche, offese, violenze, e vessazioni di ogni genere per gli Appartenenti alle Forze dell’ordine. Era davvero tropo tempo che, senza indulgere ad atteggiamenti accondiscendenti che non di rado sono giunti a ‘fare l’occhietto’ a chi ha ignobilmente fatto leva su argomentazioni tutte emotive e ‘mass-mediali’ per calpestare la stessa dignità degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine, un Ministro dell’Interno non proferiva parole così completamente in inea con il suo ruolo istituzionale. Parole che, al di là del doveroso rispetto dovuto a chi difende il Paese, sono un sano e responsabile e mirabile messaggio per i cittadini, per l’analisi concreta, critica e coerente, che testimonia la cifra di chi davvero anela a mettersi alla testa degli Operatori della sicurezza. Parole che mancavano da troppo, e ciò ha contribuito non poco allo stato di cose in cui ci troviamo in Italia, dove le nuove parole d’ordine sono ‘aggredisci il cretino in divisa” e nessuno storce più neppure il naso”. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, esprime così tutta la soddisfazione e la condivisione del Sindacato Indipendente di Polizia per le dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in merito a quanto accaduto sabato scorso a Roma durante gli scontri alla manifestazione sull’emergenza abitativa. “Gli attacchi di questi giorni alla Polizia sono inaccettabili, noi siamo dalla parte degli uomini e delle donne in divisa che difendono il paese ogni giorno”. Più chiaro di così non poteva essere il Numero Uno del Viminale, che riferendosi all’esasperazione cui ormai sono giunti soprattutto i cittadini romani per le numerose manifestazioni, ha aggiunto: “Siamo pronti a considerare la chiusura dei centri storici delle città se, in base alle informazioni pervenute, si può ritenere che le manifestazioni si trasformino in saccheggi”. Ma il discorso di Alfano è stato ampio ed articolato: “E’ inaccettabile che sotto accusa finisca la Polizia. Noi siamo dalla parte di chi difende la sicurezza nelle nostre città” ha detto il Ministro mostrando ai giornalisti delle foto in cui vengono ritratti alcuni manifestanti che “saccheggiano” il centro storico di Roma. “Questo non è più accettabile”, ha aggiunto. “La Polizia è un organo sano, se c’è qualcuno che sbaglia se ne occupano le autorità competenti”. E ancora: “Se qualcuno ha sbagliato deve pagare, ma noi difendiamo la Polizia e riteniamo inaccettabile che i centri storici delle nostre città vengano saccheggiati”. “Per noi la libertà di manifestare è sacra, ma tirare razzi non vuol dire manifestare. Sono contrario a prevedere un codice identificativo per le Forze dell’ordine che prestano servizio durante la manifestazioni, anzi se questi sono i manifestanti”, ha scandito il Ministro mostrando le foto di alcuni manifestanti a volto coperto che inveiscono, “l’identificativo lo metterei a loro e non alla Polizia”.

“Alfano – conclude Maccari – ha saputo realmente farsi portavoce di ciò che i Poliziotti italiani pensano. Chiunque abbia argomentazioni altrettanto serie e concrete, scevre dagli inutili giri di parole tipici della politica e dell’ipocrisia che permea ogni cosa nel disperato e imperante tentativo di dire sempre tutto e il contrario di tutto per avere il consenso di chicchessìa, provi a ribattere…”.