Schiavitù da smartphone: le basi filosofiche del minimalismo digitale

Claudia Pollara

“Le persone sono stanche di sentirsi schiave dei propri dispositivi.” afferma Cal Newport nell’introduzione del suo nuovo MINIMALISMO DIGITALE edito da Roi Edizioni, “Questa si­tuazione crea un paesaggio emotivo confuso in cui apprezziamo la possibilità di scoprire su Instagram immagini che per noi sono fonte di ispirazione, mentre al tempo stesso ci innervosiamo per­ché quest’app invade lo spazio delle ore serali che in precedenza dedicavamo a chiacchierare con gli amici o alla lettura.”.

Il libro è diviso in due parti. Nella prima parte si esaminano le basi filosofiche del minimalismo digitale, cominciando da un’analisi dettagliata delle forze che stanno rendendo le scelte digitali di così tante persone sempre più difficili da gestire. La prima parte si chiude con la presentazione del metodo del decluttering digitale, che prevede l’allontanamento da qualunque attività online facoltativa per trenta giorni e che in seguito presenta un graduale reinserimento di un numero ridotto di attività online, selezionate con cura, che possano offrire vantaggi concreti ai nostri progetti o passioni. Nella seconda parte del libro vengono introdotti una serie di consigli pratici, concreti e scientifici, per mettere in atto le idee proposte. Il nostro attuale rapporto con le tecnologie in questo mondo ipercon­nesso è insostenibile. Le società della Silicon Valley hanno sfruttato le più avanzate scoperte della psicologia e delle neuroscienze per tenerci incollati ai loro dispositivi, dando vita alla cosiddetta “economia dell’attenzione”.

CAL NEWPORT è docente di Computer Science alla Georgetown University e da diversi anni studia gli effetti della tecnologia sulle nostre vite. È autore del bestseller Deep Work e scrive abitualmente sulle maggiori testate internazionali. MINIMALISMO DIGITALE è stato tradotto in 15 lingue. Quella del MINIMALISMO DIGITALE è una vera e propria filosofia che ha l’obiettivo di ripensare in maniera più consapevole il nostro rapporto con la tecnologia, imparando a distinguere quali sono le app, i dispositivi o le attività che davvero rappresentano per noi un valore aggiunto, un supporto a ciò che più abbiamo a cuore, e quali sono semplici distrazioni prosciuga-tempo. Il minimalismo digitale accetta le nuove tecno­logie, ma non al prezzo della disumanizzazione.

Il libro, edito da ROI EDIZIONI, è la prima uscita della collana OTTANTAVENTI a cura di ANDREA GIULIODORI. Andrea Giuliodori è un imprenditore digitale, nonché esponente di punta della crescita personale in Italia grazie al suo blog EfficaceMente. Lo scopo della collana OTTANTAVENTI sarà proporre ai lettori i migliori contenuti di crescita personale, nazionali e internazionali, su temi come il raggiungimento degli obiettivi, il focus, la formazione delle abitudini, la meditazione, il sano rapporto con le tecnologie digitali e la gestione del gruppo.

“Che cos’è la crescita personale? È una domanda che mi pongo da anni” dichiara Andrea Giuliodori a proposito della collana OTTANTAVENTI, “Tra i proclami non sempre credibili dei vari “guru”, tra i contenuti fantasiosi che sconfinano nell’esoterico e tra le teorie azzardate che prendono spunto da studi scientifici sapientemente distorti, spesso si nascondono vere e proprie perle rare. Paradossalmente sono proprio queste perle rare ad aver maggiore difficoltà ad emergere: la concretezza di ciò che funziona realmente spesso ha meno appeal delle promesse fantasiose che conquistano l’immaginario comune.”