Convegno su “Le vittime dell’odio” organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti di discriminazione

redazione

Oggi a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si svolgerà il convegno su “Le vittime dell’odio” dedicato ai crimini dell’odio e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione, dall’antisemitismo all’islamofobia, dai cori razziali all’hate speech on line, dall’omofobia e agli atti di bullismo contro i disabili.

Al convegno, organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti di discriminazione (OSCAD), parteciperanno la Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, e la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, con un’intervista esclusiva a Liliana Segre, senatrice a vita e vittima sopravvissuta alla Shoa.

Verranno forniti i dati sui crimini d’odio, pur nella complessità di un sistema che non prevede la copertura normativa di tutte le forme di discriminazione, e saranno tanti gli ospiti chiamati a dare una testimonianza: il Presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi, la capitana della nazionale di calcio femminile Sara Gama, l’attore Jonis Bascir, Imma Battaglia leader del movimento LGBTI, l’ex nuotatrice paralimpica Cecilia Camellini, il padre di Valerio Catoia, giovane atleta con la sindrome di Down che ha salvato una bambina di 10 anni che stava affogando e che ha subito le peggiori infamie sui social, Padre Ibrahim Faltas, frate francescano, parroco di Gerusalemme, impegnato quotidianamente nel promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi, l’Imam Yahya Pallavicini, Presidente della Comunità religiosa islamica italiana (Co.Re.Is.) e Nando Tagliacozzo, ebreo sopravvissuto all’Olocausto in cui sono morti i suoi familiari.

Il convegno, fortemente voluto dal Presidente dell’OSCAD Prefetto Vittorio Rizzi, sarà moderato dal giornalista Paolo Berizzi, noto soprattutto per il suo impegno ventennale contro le nuove frange neonaziste e, più in generale, contro i crimini d’odio.

Escalation della violenza, under-reporting e under-recording queste le caratteristiche dei crimini d’odio che verranno affrontate e che ne fanno una categoria da trattare con la massima attenzione: significa mai banalizzare nessun episodio di intolleranza, supportare la vittima, spesso impaurita, nel percorso di denuncia, e dedicare una formazione continua e specialistica alle forze di polizia perché affinino la sensibilità nel riconoscere la componente discriminatoria di questi reati.

Un convegno che vuole testimoniare la responsabilità delle forze di polizia, ad una settimana dalle celebrazioni per la Giornata della Memoria, a proteggere in modo sempre più efficace le fasce più vulnerabili della società: un contributo che si inserisce nell’impegno più generale contro tutte le forme d’odio che coinvolge la politica, le istituzioni, gli enti locali, le agenzie educative, il mondo delle associazioni e quello privato.