Dal Senato via libera alla riforma

Fabrizio Checchi

È pronto a tornare alla Camera per la definitiva approvazione il disegno di legge per la riforma dei Servizi. Diverse le novità approvate con voto unanime durante il passaggio al Senato: non ci saranno più il Sismi, il Sisde e il Censis. Questi organismi saranno sostituiti dall¹Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), dall¹Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), che ne coordinerà e verificherà l¹attività sulla base dei regolamenti e delle direttive/disposizioni emanate dal presidente del Consiglio dei ministri. Come previsto per i direttori di Aise e Aisi, anche il vertice del Dis (direttore generale) sarà nominato e revocato dal Premier. Il suo incarico, la cui durata massima è fissata in quattro anni, potrà essere rinnovato una sola volta. Il testo licenziato al Senato istituisce anche il Comitato interministeriale per la sicurezza della repubblica (Cisr), con funzioni di consulenza, proposta e deliberazione sugli indirizzi in materia di sicurezza. Il Comitato parlamentare di controllo continuerà ad essere composto da otto membri (quattro deputati e quattro senatori) e la sua presidenza sarà assegnata a un esponente dell¹opposizione. Grazie ai poteri previsti dal ddl, il Copaco potrà acquisire atti processuali senza che venga opposto il segreto d¹ufficio, istruttorio o bancario. In nessun caso l¹esigenza di riservatezza prevista dalla stessa norma (comma 8 Art. 30) o il segreto di Stato potranno essere opposti al Comitato qiamdo, “con voto unanime, abbia disposto indagini sulla rispondenza dei comportamenti di appartenenti ai servizi di informazione per la sicurezza ai compiti istituzionali previsti dalla legge”. Una importante novità è l¹introduzione delle garanzie funzionali per gli agenti segreti: durante lo svolgimento derlla loro attività potranno, per difesa dello Stato e delle istituzioni, violare la legge e commettere reati. Queste operazioni dovranno essere sempre autorizzate dal presidente del Consiglio o dal ministro o sottosegretario con delega per i servizi segreti.. In nessun caso potranno essere compiuti comportamenti che ledano la vita, la salute e la libertà delle persone. Nessun cambiamento invece, nell¹ultima stesura del disegno di legge, circa i poteri del presidente del Consiglio: al Premier spetterà la direzione politica dei servizi (che potrà essere delegata a un ministro senza portafoglio o a un sottosegretario) e l’apposizione del segreto di Stato. Quest’ultimo durerà quindici anni (prorogabili per altri 15) e non potrà essere apposto a stragi o fatti eversivi. Il segreto non potrà valere, oltre che per la richiesta unanime dei membri del Copaco, per la Corte Costituzionale.