Discarica di Chiaiano, non c’è ancora la data di apertura

Fabrizio D'Andrea

Una manifestazione e’ stata organizzata davanti al luogo che dovrà ospitare la discarica di Chiamano a Napoli: il sit in ha bloccato l’ ingresso dei camion dell’ Esercito che si stavano recando nella cava dove sono in corso i lavori per l’allestimento del sito. Alcune persone, secondo quanto riferisce la Questura di Napoli, sono state portate nella sede del commissariato di Scampia.

E’ ufficiale, non c’è ancora una data di apertura per la discarica di Chiamano. Lo ha ulteriormente chiarito questa mattina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla gestione dei rifiuti Guido Bertolaso, intervenendo a proposito dell’emergenza rifiuti in Campania e alle polemiche in corso sulla costruzione della discarica a Chiaiano.
E, sul ricorso al Tar contro l’apertura dell’ impianto, Bertolaso ribadisce la piena fiducia nei meccanismi della giustizia amministrativa. Siamo in un momento importante perché stiamo realizzando, con grande cautela e attenzione interventi preventivi, necessari al completamento e all’attivazione della discarica di Chiaiano. Sono in corso infatti iniziative di bonifica su parti della parete della discarica, e di irregimentazione delle acque piovane in modo da garantire la totale sicurezza del sito.

Non c’è una scadenza prefissata per l’attivazione dell’ impianto – aggiunge Bertolaso – e non credo che la data precisa della sua apertura debba costituire oggetto di polemica e di preoccupazione, come emerso in questi giorni:un segno della mancanza di argomenti validi verso una gestione del problema che negli ultimi mesi ha prodotto buoni risultati.  Voglio anche ricordare di aver ricevuto una lettera del Capo dello Stato, di apprezzamento per il lavoro svolto". Le iniziative di protesta contro la costruzione della discarica di Chiaiano – prosegue il Sottosegretario – sono del tutto legittime; l’importante è che non superino determinati limiti. Voglio inoltre rimarcare che gli odierni oppositori della struttura sono gli stessi che mi impedirono di affrontare efficacemente il problema quando lavoravo con il governo Prodi". La discarica di Chiaiano – sottolinea il capo della Protezione civile – fu individuata nell’ ambito del piano deciso dal precedente esecutivo e dall’ allora Commissario per l’emergenza rifiuti Giovanni De Gennaro; un piano che prevedeva anche la costruzione di altri siti di smaltimento, di termovalorizzatori, e la piena promozione della raccolta differenziata".  

La realizzazione di questo metodo di raccolta dei rifiuti – dice ancora Bertolaso – è compito delle amministrazioni locali, che spesso si rivelano inadempienti per il suo svolgimento. Dopo lo scioglimento di consorzi per la raccolta della spazzatura che presentavano infiltrazioni criminali, abbiamo detto ai comuni di assumere pienamente quella responsabilità, attraverso società private o aziende municipalizzate. Dobbiamo sostituirci ad essi?" Riguardo alla natura e alla possibile valenza politica del suo incarico, Bertolaso afferma: "Sono un tecnico, orgoglioso di restarlo, e ho lavorato con molti governi, di ogni orientamento; il mio unico interesse è servire lo Stato repubblicano, e sono indifferente al colore politico degli esecutivi con cui collaboro. Rilevo soltanto che lo stesso piano di intervento presentato al governo Prodi e che non ho potuto realizzare, e’ in via di attuazione con l’ attuale premier. Ho ricevuto al riguardo messaggi da alcuni amici del Pd, che esprimono il rammarico per il mancato compimento di quel progetto".