Insediamento del nuovo Capo della Polizia

Fabrizio Checchi

Durante la cerimonia per il suo insediamento a capo della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli ha rivolto un saluto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, indicando i valori più profondi radicati nelle donne e uomini della Polizia: “’Il rispetto e l’attaccamento per le istituzioni democratiche, in primo luogo il presidente della Repubblica e il Parlamento; la vocazione al servizio e al sacrificio per la sicurezza dei cittadini, della collettività e dello Stato; la difesa della legalità sempre nel pieno rispetto dei diritti di libertà sanciti dalla Costituzione; la consapevolezza delle responsabilità connesse all’uso della forza”. Manganelli ha detto di aver trascorso nella polizia la maggior parte della sua vita “coronando un antico sogno, il sogno di un giovane studente liceale”. Ed ha aggiunto: “’Molti sono oggi qui, ne vedo i volti amici. Alcuni, purtroppo, non sono più con noi. Io penso spesso a loro, ai loro sorrisi, ai loro entusiasmi, al loro coraggio, al loro senso dello Stato’. Un ricordo che mi dà forza, ci dà forza. Altri, per fortuna i più, servono ancora lo Stato ed ora avrò il privilegio di dirigerli. Dirigerò quelli che sono, in fondo, i miei maestri. Sì, perché le cose che ho appreso in questi anni le ho imparate sulla strada e le ho imparate proprio da loro”. Il prefetto Gianni De Gennaro, che sarà il nuovo capo di gabinetto del ministro Amato, ha ricordato che con Antonio Manganelli “non è uno scambio di consegne, perché con lui il vero scambio di consegne è avvenuto un quarto di secolo fa, allorché insieme, nello stesso ufficio, abbiamo abbracciato un ideale comune di amore per la giustizia e per la libertà”. Il ministro Amato ha ricordato: “Il caso ha voluto che io oggi sia protagonista della successione a capo della Polizia tra Antonio Manganelli e Gianni De Gennaro dopo che sette anni fa, da presidente del Consiglio, contribuii alla nomina di De Gennaro. Fu un’ottima scelta allora ed è un’ottima scelta oggi. La prossima volta, evidentemente, non sarò io a decidere. Ma mi piacerebbe – ha proseguito Amato – che in quell’occasione possa toccare a una donna. E’ una prospettiva possibile, perché già oggi sono tante le donne che si distinguono per grandi meriti all’interno della Polizia”