Due istanze per fermare le stragi sulle nostre strade

Adria Pocek

Come in una partita a scacchi d’importanza nazionale, anzi europea, dove la posta in gioco è elevatissima, la prossima mossa – decisiva – tocca al Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi.
Per la prima volta tutte le associazioni italiane aderenti alla Carta Europea della Sicurezza Stradale si sono date appuntamento il 24 novembre a Cento (FE) per sottoscrivere due istanze che, se troveranno l’attenzione e il giusto percorso nei palazzi della politica, potranno contribuire a salvare in tempi certi molte vite umane.
L’iniziativa assunta dalle associazioni può contribuire a ridurre nell’immediato i circa 9.000 morti anno causati sulle strade italiane dagli incidenti stradali, per poi raggiungere, entro il 2010, l’obiettivo europeo di salvare 25.000 vite.
Tra i promotori l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, CNA Fita – Unione Nazionale Imprese di Trasporto, l’Associazione Motociclisti Incolumi, l’Associazione Punto Riferimento familiari e vittime, il Comitato per la sicurezza stradale “Fernando Paglierini”.

La prima istanza che sarà inviata nei prossimi giorni all’attenzione del Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, propone di dare impulso all’iter normativo per l’emanazione di un provvedimento di legge che modifichi l’articolo 25 del Disegno di Legge n. 2480-A/R (presentato dal Ministero dei Trasporti, Interno, Giustizia, Infrastrutture il 29 marzo 2007), affinché si attivi l’Ufficio Flussi Informativi per Sicurezza Stradale al Ministero dei Trasporti, Dipartimento per i trasporti terrestri, dotandolo di personale adeguato alla ricezione in via telematica dei dati dai Debitori di Informazione (Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Assicurazioni, Prefetture) relativi all’incidentalità stradale, la elaborazione dei dati al fine di inviare sempre in via telematica ai Creditori di Informazione (Parlamentari, Ministeri, Dipartimento della Protezione Civile, Comuni, Province, Regioni, ISTAT) i dati numerici inerenti i cittadini morti, feriti o con disabilità permanente a causa di incidenti stradali nonché la georeferenziazione di tali eventi. In tal modo sarà possibile conoscere i dati riguardanti gli incidenti stradali in tempo reale per attivare idonee soluzioni che porteranno sicuramente a risultati, permettendo al nostro Paese di raggiungere l’obiettivo assegnato dalla Comunità Europea.

Con il secondo documento si chiede al Ministro di dare impulso all’iter normativo per l’emanazione di un provvedimento di legge che preveda, nella forma e nella sostanza, il riconoscimento dei poteri e delle competenze della “Divisione della sicurezza stradale“ istituita presso il Dipartimento Trasporti Terrestri – Ministero dei Trasporti al fine di superare le difficoltà tecnico–operative esistenti nell’espletamento dell’attività di controllo degli Enti proprietari delle strade, prevedendo sanzioni nei confronti di questi ultimi in caso di inottemperanza alle direttive impartite dai competenti Uffici del Ministero dei Trasporti. Tra l’altro, tale procedura sanzionatoria non solo contribuirebbe a co-finanziare l’istituenda Divisione per l’espletamento delle sue funzioni ma, da un punto di vista strettamente politico, responsabilizzerebbe l’Organo Esecutivo.
Il Governo, sostengono ancora le associazioni, ha l’obbligo di dare un segnale forte della sua centralità nei confronti degli enti locali che in più di un’occasione, per effetto del decentramento, hanno dimostrato di non riconoscere lo Stato quale custode della normativa di settore – Codice della Strada – emanando regolamenti e normative che sono anche in aperto contrasto con i principi cardine della regolamentazione in materia di circolazione e sicurezza stradale.