Epson è fra le 54 società che firmano l’appello a favore di una rapida azione sulla questione climatica

redazione

Due anni dopo l’adozione pionieristica dell’Accordo di Parigi (12 dicembre 2015), Epson Europe insieme a un’ampia alleanza formata da 54 aziende internazionali provenienti da tutti i continenti e da una vasta gamma di settori, chiede che venga messa in atto un’azione ambiziosa sul clima come base per il futuro successo economico. In una dichiarazione congiunta, Epson Europa e le altre imprese firmatarie si rivolgono in particolare ai venti Paesi più industrializzati, che rappresentano il 74% delle emissioni globali, affinché utilizzino il G20 come forum per elaborare misure concrete a lungo termine, con l’obiettivo di accelerare la decarbonizzazione globale, e invitano anche gli altri Paesi a unire gli sforzi. Le misure comprendono l’abbandono graduale dei sussidi per i combustibili fossili entro il 2025, un prezzo adeguato per il carbone e la chiarezza sui rischi finanziari legati al clima.
Con questa dichiarazione, le aziende chiedono la definizione delle condizioni di scenario che gettino le basi per un percorso verso la limitazione dell’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C e che consentano loro di contribuire attivamente all’attuazione dell’Accordo di Parigi. Esse affermano che uno sviluppo a basse emissioni di carbonio garantirà posti di lavoro e prosperità, dando il via a nuove importanti opportunità in termini di innovazione e imprenditorialità. Queste aziende rappresentano oltre 1,9 milioni di dipendenti in tutto il mondo e un fatturato totale di oltre 676 miliardi di euro, pari al 40% del PIL dell’Italia e a più del doppio del PIL della Danimarca.
La “coalizione” di aziende si è rivolta anche ai Capi di Stato che sono riuniti oggi nella capitale francese per il “One Planet Summit”, affinché invitino i governi a mantenere lo slancio dell’Accordo di Parigi per lo sviluppo e l’attuazione di strategie a lungo termine per la decarbonizzazione. Allo stesso tempo, le imprese firmatarie riaffermano il loro profondo impegno per affrontare in modo proattivo i cambiamenti climatici nelle proprie attività e politiche, tenendo conto dei contesti che sostengono le azioni imprenditoriali sul clima come il prezzo del carbone, l’attuazione della TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosures) nei report e gli obiettivi basati su dati scientifici.
“Il cambiamento climatico è un problema serio che affligge il nostro pianeta ed Epson ritiene che sia responsabilità di governi, aziende e individui prendere provvedimenti per affrontarlo. Siamo ben consapevoli dei danni causati dalla CO2 e da altri gas a effetto serra e ci impegniamo a ridurre al minimo il loro impatto ambientale”, afferma Henning Ohlsson, CSR Director di Epson Europe. “Epson si impegna costantemente per perfezionare le sue tecnologie principali e per ridefinire il mercato con i suoi prodotti e servizi. Riteniamo che il risultato di questi sforzi sarà un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 e di altri gas a effetto serra, nonché un contributo continuo per ridurre l’impatto ambientale nei luoghi di lavoro e negli stili di vita dei nostri clienti. In prospettiva, con i suoi prodotti e servizi, Epson è fortemente impegnata a contribuire a una società più attenta all’ambiente.”
“Con questa dichiarazione, le aziende mandano un segnale forte ai leader mondiali affermando di essere pronte a fare la loro parte per raggiungere un’economia a basse emissioni di carbonio in linea con l’Accordo di Parigi”, ha affermato Sabine Nallinger, Managing Director della Fondazione Tedesca 2° che ha avviato l’iniziativa. “Le aziende chiariscono che la decarbonizzazione globale è già in atto e dovrà essere accelerata. Chi rimane al vertice di questa tendenza modellerà la trasformazione e trarrà vantaggio dalla creazione di valore in una futura economia a basse emissioni di carbonio”, ha concluso Nallinger.