Epson sostenibile con lavoro da remoto e didattica a distanza

redazione

In questo periodo di lavoro da remoto e didattica a distanza i consumi energetici a casa, per ognuno di noi, sono aumentati inevitabilmente, ma è possibile ridurre sia l’impatto ambientale sia i costi scegliendo in modo consapevole e responsabile le tecnologie più adatte.

In base ai dati a disposizione di Epson emerge infatti che se in Europa, tutte le macchine laser venissero sostituite con le stampanti e i multifunzione EcoTank per la casa e professionali, ogni anno i consumi energetici diminuirebbero di oltre 311 milioni di kWh, ovvero la quantità di energia necessaria per soddisfare il fabbisogno annuo di 94.981 famiglie, con un risparmio di oltre 38,1 milioni di euro. Non solo: anche le emissioni di CO2 si ridurrebbero di circa 117.000 tonnellate all’anno1, un volume equivalente alla capacità di assorbimento annua di una foresta di 5,4 milioni di alberi2.

Luca Cassani, responsabile CSR di Epson Italia, afferma: “Oggi per molte persone le priorità sono gestire la famiglia e mantenere il proprio lavoro; tuttavia, parecchi di noi vogliono anche continuare a salvaguardare l’ambiente. La tecnologia inkjet Epson si basa su una soluzione vantaggiosa in grado di ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale derivante dalla stampa domestica anche oggi in tempi di crisi globale. Iniziare a ristabilire l’ordine a livello economico e sociale – continua Cassani – significa anche cercare di adottare un approccio volto alla tutela dell’ambiente, per un mondo più pulito e meno inquinato, cogliendo l’opportunità di migliorare il nostro impegno nei confronti del Pianeta. La scelta della tecnologia inkjet al posto di quella laser, in ufficio come a casa, è un passo avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo.”

1 Metodologia verificata da TÜV Rheinland in base al “consumo energetico standard” definito nell’ambito della procedura di test Energy Star ed espresso in kWh all’anno. Modelli identificati utilizzando l’HCP Tracker Q2 2019 di IDC (dati dal primo trimestre 2015 al quarto trimestre 2018) e la base installata 2018 nelle aziende di 22 paesi europei, secondo quanto indicato da IDC (Installed Base by Vertical, Q2 2019).2 Dati sull’equivalenza ricavati da più fonti