Delivery Hero ha confermato una violazione di dati che ha coinvolto il proprio brand Foodora, a seguito della quale sono stati esposti i dati di 727.000 account dei clienti, in 14 diversi Paesi. Stando alle dichiarazioni di Delivery Hero, i dati violati risalirebbero addirittura al 2016.
Mariana Pereira, Director of Email Security Products di Darktrace, la principale azienda di Cyber AI al mondo, ha commentato così la notizia:
“Per gli hacker non esistono dati che non possano essere sfruttati e monetizzati. Anche se da quanto dichiarato da Foodora non sono stati esposti dati finanziari, dovremmo preoccuparci della violazione delle informazioni sulla geolocalizzazione altamente accurate, perché queste possono essere sfruttate in altri contesti.
Con l’introduzione in molti Paesi europei e in Italia delle applicazioni per il tracciamento dei contagi da COVID-19, possiamo ipotizzare che i dati di localizzazione provenienti da altre fonti possano essere sfruttati come un’arma dagli aggressori in una campagna ampia di de-anonimizzazione delle informazioni provenienti da applicazioni di contact tracing, arrivando così a una violazione di dati sensibili di alto livello.
Nella guerra al cybercrimine, le battaglie vinte dagli hacker sono purtroppo ancora troppo numerose e la posta in gioco diventa sempre più alta. Ora più che mai è necessario potenziare tutte le nostre difese, implementando soluzioni di sicurezza che impiegano le migliori tecnologie di Intelligenza Artificiale per assicurare che il proprio Paese possa dimostrarsi resiliente e possa difendersi dalle violazioni dei dati o dalle compromissioni dei sistemi alla velocità di macchina.”