Firmato patto Italia-Portogallo per la sicurezza

redazione

Il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi ha siglato ieri a Lisbona un importante accordo di cooperazione con il Comandante Generale della Guardia Nazionale Repubblicana lusitana, alla presenza del Ministro dell’Amministrazione Interna portoghese Eduardo Armenio Do Nascimento Cabrita.
La firma dell’intesa, promossa dal Servizio Cooperazione Internazionale (SCIP) della Criminalpol, si inquadra nella strategia volta al rafforzamento degli accordi tra le forze di polizia per innalzare gli standard di sicurezza e per il Portogallo rinnova un primo accordo già firmato l’anno scorso.
Il contenuto riguarda il progetto internazionale “Turismo Sicuro” relativo all’organizzazione di pattuglie miste in Europa, promosso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con l’invio di personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri all’estero per rafforzare la sicurezza nei Paesi dove è maggiore l’affluenza turistica italiana. L’obiettivo è quello di agevolare i contatti tra i connazionali in vacanza e le istituzioni locali, oltre a consentire uno scambio di esperienze operative tra le forze di polizia che accresce il bagaglio di ciascuna.
In Portogallo, i servizi di pattugliamento congiunto prenderanno il via oggi e si svolgeranno nelle principali località turistiche come Fatima, Albufeira, Loulé e Lisbona.
Nel prossimi mesi di luglio e agosto, gendarmi portoghesi faranno a loro volta parte di pattugliamenti congiunti con l’Arma dei Carabinieri nelle città di Roma, Firenze e Venezia.
A margine dell’accordo il Prefetto Rizzi: “Queste attività di pattugliamento congiunto, in Portogallo come negli altri Paesi europei, aiutano i nostri concittadini ‘viaggiatori nel mondo’, ma sono anche il front di una più ampia collaborazione internazionale delle reti di law enforcement degli Stati coinvolti, che mira a rendere il sistema di sicurezza in Europa sempre più efficace e pronto di fronte alle mutevoli minacce criminali”.