Fisco, recuperati 860 milioni dalla Guardia di Finanza

Riccardo Fraddosio

Recuperati dalla Guardia di Finanza 860 milioni di euro evasi dal fisco. L’operazione “Domus” condotta dai comandanti Riccardo Piccinni e Flavio Aniello del Nucleo Speciale Entrate è partita nell’ottobre 2006 e ha rilevato movimenti illeciti nell’area del mercato immobiliare. “Nello specifico – ha chiarito il comandante Aniello – ci siamo concentrati su uno dei molteplici aspetti della fiscalità degli immobili: quello delle compravendite fra società costruttrici e privati”. Sono rimaste coinvolte 901 imprese, delle quali 188 sono state denunciate all’autorità giudiziaria e quindi passibili di sanzioni penali. Il meccanismo usato dagli evasori è quello della “sottofattura” e solo un’attenta analisi dell’indicatore differenziale fra valore reale e valore commerciale dell’immobile ha reso possibile l’identificazione dei “soggetti a rischio”. Decisiva è stata la nuova metodologia info-investigativa. “I Reparti Speciali infatti – ha spiegato il comandante Piccinni – operano sulle banche dati e stilano liste di soggetti che in un secondo momento, a colpo sicuro, verranno controllate dai nuclei presenti sul territorio”. Un’operazione il cui risultato, secondo le dichiarazioni del generale Giovanni De Carli, ha stupito gli stessi investigatori. Del resto il carattere particolare di questa indagine non riguarda soltanto la grande mole di denaro recuperato, ma anche i soggetti dell’evasione, visto che ad essere implicate nel fenomeno di illecito fiscale ci sono anche “grosse imprese costruttrici” ed un comune, denunciato per danno erariale, il quale ha evaso attraverso una società partecipata. I nomi di queste imprese non vengono ancora resi noti e l’unico dato certo è che, nella maggior parte dei casi, ad aver eluso il fisco sono state realtà operanti in Lombardia. Il Comandante Aniello ha dichiarato alla stampa che “l’operazione è tuttora in corso, anche perché – ha aggiunto – rimane ancora da verificare se la differente indicazione del reale importo della compravendita, abbia contributo alla realizzazione di operazioni di riciclaggio di denaro di illecita provenienza”.