Forestale: una vasta indagine nel casertano svela gli orrori del bracconaggio

Roberto Imbastaro

Sono state scoperte centinaia di “vasche” nascoste nei boschi del casertano, ovvero laghetti artificiali costruiti ad arte per attrarre animali, con annesso bunker sotterraneo nei quali i bracconieri attendono la preda comodamente e cacciano anche in periodi non consentiti. Sono state denunciate 24 persone e sequestrati 22 fucili, centinaia di munizioni, vari mezzi illegali di caccia oltre alla cacciagione, che comprendeva anche specie protette.

Il personale del Corpo forestale di Caserta ha puntato il riflettore su un orrore perpetrato a danno di specie anche a rischio di estinzione, che nasconde grossi interessi, dell’ordine di oltre un milione di euro l’anno.

Martedì 28 alle 10.30 durante la conferenza stampa che si terrà presso il Comando Provinciale Forestale di Caserta, verranno mostrati i metodi e le prove raccolte insieme ai video girati direttamente nei luoghi. All’evento saranno presenti gli esperti delle associazioni LIPU BIRDLIFE ITALIA e WWF per approfondire il fenomeno del bracconaggio.