Frattini: “Con la Marina e i satelliti fermeremo gli sbarchi dei clandestini”

Adria Pocek

Per porre un freno all’immigrazione clandestina l’Italia non si prepara solo a ricorrere alla Marina Militare per rafforzare i pattugliamenti in mare, ma ricorrerà anche all’uso dei satelliti pur di intercettare gli arrivi delle imbarcazioni fin dal momento che lascano i porti di partenza. Intervistato da Maurizio Belpietro, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha infatti precisato che su questo fronte l’Italia impiegherà diversi mezzi “con un coordinamento europeo, che sono la marina, gli elicotteri, gli aeroplani e un pattugliamento anche con una rete satellitare di collegamento”.

Riferendosi a coloro che sono intenzionati a raggiungere illegalmente le nostre coste, Frattini ha poi aggiunto che “se non li intercettiamo vicini ai porti di partenza, quando poi li sorprendiamo in alto mare che stanno per morire è chiaro che innanzitutto si deve salvare loro la vita. Se invece ce ne accorgiamo quando stanno per partire con un mezzo satellitare adeguato, che ovviamente già esiste, noi possiamo intervenire alla partenza”. Il sistema di rilevazione satellitare, ha aggiunto il titolare della Farnesina, “esisteva, ma purtroppo avevamo una mancanza proprio qui in Italia. Il nostro Paese ha utilizzato poco i finanziamenti europei che sono consistenti.

Solo per quest’anno l’Italia avrà 35 milioni di euro, 70 miliardi delle vecchie lire, che verranno dati dall’Europa solamente per interventi sull’immigrazione. Impiegarli, quindi, è fondamentale".