GdF: contraffazione sull’asse Firenze–Prato

Tiziana Montalbano

   I militari delle Fiamme Gialle di Firenze e Prato, in due distinte operazioni di servizio eseguite contemporaneamente, hanno dato esecuzione a 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini cinesi e senegalesi. I provvedimenti, emessi su proposta della Procura della Repubblica di Firenze, hanno disarticolato due autonomi sodalizi criminali che operavano sull’asse Firenze-Prato nel settore della contraffazione di importanti marchi di ditte italiane. Le azioni investigative sviluppate si sono focalizzate sui “centri nevralgici” dalle organizzazioni di cui, nonostante la particolarità dei relativi contesti culturali, sono stati colti meccanismi e procedure operative. In questo modo sono state colpiti non tanto e non solo i segmenti della commercializzazione, ma sopratutto della produzione e importazione dall’estero. Gli elementi probatori raccolti hanno consentito di riscontrare inoltre la “saldatura” esistente tra il circuito dell’approvvigionamento, composto da cittadini cinesi, e il circuito della rivendita all’ingrosso e al dettaglio, composto da cittadini senegalesi. Le operazioni di servizio hanno complessivamente coinvolto oltre 150 finanzieri per l’esecuzione in varie regioni d’Italia dei vari provvedimenti dell’AG (ordinanze di custodia cautelare in carcere, perquisizioni locali, sequestri). Durante tutta la durata delle investigazioni (1 anno circa) sono state eseguiti 19 interventi operativi che hanno portato al sequestro complessivo di oltre 1 milione di prodotti contraffatti.