GdF: Foggia, scoperta una frode all’erario realizzata attraverso il bonus fiscale degli 80 euro. Denunciati 8 imprenditori

Oriol De Luca

Avevano dichiarato di impiegare ben 2.114 dipendenti per i quali avevano versato il previsto bonus fiscale degli 80 euro mensili, per i quali avevano richiesto all’Erario la prevista compensazione ma che si poi è rivelata una frode da 1.500.000 di euro.
Sono questi gli elementi salienti di un’ennesima “furberia” criminale realizzata ai danni delle casse dello Stato, ma che i finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno scoperto con l’operazione “Bonus 80” mettendo così nei guai 8 imprenditori, tutti operanti nel settore dei servizi e tutti denunciati per il reato di indebita compensazione.
L’ingegnosa frode smascherata dagli uomini del Colonnello Ernesto Bruno, è venuta fuori durante una verifica fiscale che i finanzieri foggiani stavano conducendo presso l’ufficio di un consulente del lavoro.
Sempre molto attenti alle documentazioni ed alle cifre che si trovano a dover verificare, ai militari operanti è parso abbastanza strano che 8 imprese operanti nella provincia dauna avessero impiegato un numero così elevato di dipendenti, ed hanno così indirizzato le loro indagini proprio in quella direzione scoprendo che le aziende medesime – negli anni 2016 e 2017 – avevano omesso il versamento di imposte dovute tramite la compensazione dei crediti dovuti nei confronti dell’Erario.
L’assunzione degli oltre 2.000 dipendenti, infatti, è risultata inesistente e dunque strumentale ad ottenere dallo Stato la fruizione della compensazione relativa al citato bonus di 80 euro mensili (che come noto spetta ai lavoratori con un reddito inferiore ai 26.000 euro annui), e che i finti datori di lavoro falsamente sostenevano di aver anticipato.
Per garantire – da subito – il recupero degli importi non versati all’Erario, il GIP del Tribunale di Foggia ha quindi disposto il sequestro “per equivalente” di beni nelle disponibilità degli 8 responsabili.