GdF: Genova, arrestata coppia di usurai ucraini

Oriol De Luca

Praticavano prestiti usurari con tassi d’interesse fino al 120%, arrivando anche a pretendere degli interessi sugli stessi interessi da loro praticati, ma il loro business criminale ha avuto termine alle prime luci dell’alba di oggi quando i finanzieri del Comando Provinciale di Genova li hanno arrestati.
È così finita la remunerativa attività di strozzinaggio messa in piedi da due coniugi di nazionalità ucraina e che avevano i loro sventurati “clienti” tra operai e manovali del settore edile, persone in evidenti difficoltà economiche che avevano pensato di rivolgersi ai due coniugi per tentare di risolvere i loro problemi finanziari.
La vicenda, venuta alla luce per effetto di una denuncia sporta alle fiamme gialle genovesi, ha così messo in moto l’indagine che, coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica del capoluogo ligure, è stata condotta con appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche.
Proprio durante una di queste attività di polizia giudiziaria, i finanzieri hanno osservato la donna riscuotere del denaro direttamente dalle mani del malcapitato di turno e così, da lì in avanti, è stato molto più semplice per gli investigatori risalire alle vittime dei due “cravattari”, le quali (ormai messe di fronte alle evidenti prove mostrate dai militari della GDF) altro non hanno potuto fare che confermare gli elementi informativi forniti dal primo denunciante sul conto dei loro aguzzini.
Proseguendo nell’indagine, i finanzieri hanno altresì scoperto che la coppia era solita contattare le proprie vittime via telefono, affidando spesso tali telefonate al proprio figlio 13enne che per di più veniva anche impiegato nella riscossione dei soldi, ma non è tutto; l’uomo – da alcuni anni in Italia e conosciuto con il nome di Tony – è risultato essere in possesso di documenti falsi intestati ad un cittadino ceco e grazie i quali aggirava i controlli di polizia, mentre la donna (addirittura raggiunta nel 2017 da un provvedimento di espulsione) che sembrerebbe essere rientrata clandestinamente in Italia.
Al momento sono 4 le vittime accertate, ma gli investigatori sono pressoché sicuri che il dato è destinato a salire.
La coppia si trova ora ristretta nel carcere genovese di Marassi mentre i loro figli, rispettivamente di 13 e 8 anni, sono stati affidati ai servizi sociali.
La Guardia di Finanza, ricordando ai cittadini che ogni forma di finanziamento deve necessariamente avvenire solo ed esclusivamente attraverso i canali creditizi autorizzati, e che nessuno riesce mai a risolvere problemi finanziari rivolgendosi agli usurai, invita le persone vittime di questa subdola forma di criminalità a denunciarne i responsabili presso ogni Comando territoriale del Corpo, oppure attraverso il numero di pubblica utilità “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.