GdF: Napoli, distribuzione “mobile” di gasolio contrabbandiero. Denunciati due responsabili

Giuseppe Magliocco

In raffronto alle migliaia di tonnellate di gasolio contrabbandiero già sequestrate dalla Guardia di Finanza dall’inizio dell’anno a oggi quello operato a Pozzuoli (NA) può sembrare posa cosa, eppure già basta a dare un’idea di quali e quanti possano essere i sistemi per eludere le accise causando così un danno economico davvero rilevante per le casse dello Stato.
I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli erano impegnati in un’attività di controllo economico del territorio con un’auto-civetta e abiti borghesi, quando hanno notato circolare sulla strada un furgone bianco che, per avere una sola persona a bordo e nessun particolare carico che si potesse scorgere dai vetri dell’automezzo, procedeva con le sospensioni visibilmente sovraccariche.
Quel particolare, per l’occhio esperto dei finanzieri ormai avvezzi a scorgere ogni tipo di traffico illecito, era il probabile indice che quel furgone stesse trasportando qualcosa di pesante che però non andava notato, ed hanno così deciso di seguirlo sino a un’area periferica dove il conducente si è fermato rivelando così ai militari il perché di tutto quel peso.
Lo stesso conducente, un uomo di 60 anni, ha aperto il portellone laterale del mezzo e, con tanto di pistola erogatrice, conta-litri e mini generatore di corrente, ha iniziato a rifornire di carburante i mezzi di un’impresa edile. Intuendo già i contorni della situazione, i finanzieri si sono così materializzati bloccando il rifornimento e identificando le persone presenti sul posto.
Ispezionata la cisterna istallata sul pianale del furgone, nonché i serbatoi degli automezzi che stavano compiendo il rifornimento, ai militari operanti è bastato un attimo per capire che quello era gasolio destinato a usi agevolati (pesca e agricoltura), anche perché colorato con un denaturante che lo rende visibilmente diverso da quello per autotrazione.
Da notare che il gasolio destinato a “usi agevolati” sconta un’accisa notevolmente più bassa rispetto al gasolio impiegato per le autovetture, per questo si presta a traffici di questo genere consentendo a chi lo rivende di avere bei margini di guadagno, così come bei margini di risparmio per chi lo acquista illegittimamente e non certo per far muovere imbarcazioni o trattori.
Oltre che ad una abusiva attività – oltretutto praticata i minimi requisiti di sicurezza – quello era infatti un commercio di gasolio di contrabbando, fattore questo che, oltre al sequestro di 340 lt. di carburante, del furgone adattato a “distributore mobile” nonché di un camion e di un escavatore (proprietà di una ditta edile della zona), ha comportato la denuncia di due persone.