GdF: Napoli, scoperto in centro città un finto medico dentista che si rivolgeva ad una clientela di pazienti pakistani e cingalesi

Oriol De Luca

Molto probabilmente puntava a costituirsi una larga clientela di pazienti (in prevalenza provenienti dal Pakistan e dallo Sri Lanka) che non facessero troppe domande e che non richiedessero ricevute fiscali, contentandosi di prezzi contenuti per visite ed interventi vari di odontoiatria. Peccato però che il “medico dentista” in questione non avesse mai conseguito la prescritta laurea e che il suo studio non fosse nemmeno dotato delle necessarie autorizzazioni sanitarie.
È questo il riassunto di una nuova attività a contrasto dell’abusivismo professionale e commerciale, nonché di tutela della salute pubblica, condotto dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli i quali, nei pressi della centralissima via Toledo, hanno scoperto uno studio dentistico abusivo condotto da un odontotecnico che, con tanto di poltrona reclinabile e di tutta la strumentazione sanitaria, andava persino ad operare estrazioni dentarie su persone molto probabilmente ignare di essersi avvalse di un finto medico.
La scoperta dello studio dentistico abusivo è avvenuta grazie al costante controllo economico del territorio operato dalle fiamme gialle partenopee, nonché al rinvenimento di alcuni manifestini pubblicitari (redatti in lingua e con caratteri singalesi) che illustravano dettagliatamente agli interessati i “servizi” prestati e con un tariffario prefissato che andava dal 20 euro per una visita sino ai 100 per l’estrazione di un dente; prezzi abbordabili dunque, ma prestazioni medico-professionali che non possono essere rese da un meccanico dentista che si occupa invece di apparecchi e protesi odontoiatriche.
Dopo aver proceduto all’inevitabile sequestro di tutta la strumentazione rinvenuta nonché alla denuncia dell’odontotecnico napoletano che gestiva lo studio in questione (e che dunque dovrà intanto rispondere per abusivo esercizio della professione medica nonché per l’assenza delle prescritte autorizzazioni sanitarie), i finanzieri stanno ora ricostruendo anche il volume del giro d’affari allo scopo di quantificare i ricavi sin qui conseguiti dal finto medico odontoiatra che, con ogni probabilità, sono stati occultati al Fisco.