GdF: Palermo, bloccato in mare aperto un peschereccio con 10 tonnellate di hashish a bordo. 9 persone arrestate

redazione

Sono oltre 10 le tonnellate di hashish sequestrate, e 9 le persone arrestate, al termine di un’operazione condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo e da quelli del Comando Operativo Aeronavale.
L’operazione delle fiamme gialle, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha avuto per scenario il mar Mediterraneo dove gli uomini della GDF, dopo una capillare attività d’indagine ed un lungo monitoraggio aeromarittimo, hanno finalmente bloccato un vecchio peschereccio oceanico – battente bandiera olandese – rinvenendovi a bordo il colossale quantitativo di stupefacente che ha un valore di mercato oscillante tra i 15 ed i 20 mln. di euro.
Le varie rotte tenute dall’imbarcazione erano da qualche tempo seguite dai finanzieri, i quali sospettavano fortemente che la “Quest” (il nome della barca) ed il suo equipaggio fossero coinvolti in un grosso traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Analizzando i tracciati di queste rotte si è così scoperto che la “Quest”, dopo essere partita da Malta ed essersi diretta verso lo stretto di Gibilterra, tra il Marocco e l’Algeria aveva compiuto (con l’ausilio di alcuni potenti gommoni oceanici) il trasbordo di un pesante e non meglio precisato carico dalla terraferma.
L’insieme dei vari elementi informativi sin lì raccolti hanno quindi indotto i Reparti operanti ad “agganciare” visivamente l’imbarcazione con due unità navali d’altura e un elicottero che ne controllavano gli spostamenti. Nel frattempo, dai contatti radio con il comandante, emergevano alcune risposte incongruenti alle precise domande poste dai militari, mentre alcuni riscontri informativi sui componenti dell’equipaggio rendevano necessario procedere ad un controllo accurato dell’imbarcazione.
Proprio per questo veniva richiesta una specifica autorizzazione coinvolgendo al riguardo la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno (D.C.S.A), la quale ha assicurato la collaborazione internazionale con le Autorità olandesi sulla base degli accordi internazionali in materia sanciti dalla “Convenzione di Vienna”.
Dopo 40 ore di costante monitoraggio giungeva l’assenso dai Paesi Bassi, e così i team di abbordaggio della GDF entravano in azione bloccando la “Quest” a bordo della quale rivenivano ben presto l’ingente carico di droga che stava trasportando.
Indentificati tutti membri dell’equipaggio, emergeva che il primo ufficiale ed un altro soggetto risultavano appartenenti ad un’organizzazione criminale capeggiata da un pericoloso trafficante maltese, nonché già arrestati nel 2017 dalla Polizia Spagnola nel corso di un’operazione coordinata con la Guardia di Finanza italiana e poi culminata con il sequestro di 6.000 casse di sigarette di contrabbando.
Tra i nove arrestati figura anche un cittadino italiano di origini siciliane, già gravato da precedenti penali per rapina a mano armata.
Le attività di indagine su questo sequestro di droga operato in mare aperto non si sono comunque ancora concluse, atteso che il supporto tecnico fornito da Europol attraverso i suoi “computer forensics” sembra promettere già nuovi e interessanti sviluppi.