GDF: Pistoia, contrabbando di gasolio sull’autostrada

Gabriel Romitelli

Provenivano dalla Slovenia e stavano procedendo a velocità abbastanza sostenuta pur avendo a bordo oltre 44 tonnellate di gasolio di contrabbando, ma una pattuglia di finanzieri del Comando Provinciale di Pistoia li ha notati e così, dopo averli fermati, ha scoperto l’illecito trasporto.

Si è dunque concluso in malo modo il trasporto di combustibile che due autisti romeni stavano compiendo nei pressi del casello autostradale di Montecatini (PT), i quali forse ansiosi di concludere il prima possibile la consegna hanno spinto un po’ troppo sull’acceleratore finendo per essere inevitabilmente notati dai militari delle fiamme gialle.

Intimato l’alt ai due autotreni, e fatta una primaria ispezione sui pianali di carico, i finanzieri hanno subito avvertito un forte odore di gasolio che era stato stoccato in capienti taniche di plastica da circa 1.000 lt. ciascuna.

Ovviamente un carico di combustibile non poteva che essere scortato da idonea documentazione, che però i due romeni non sono stati in grado di esibire cercando di sviare i finanzieri dichiarando che il carico era diretto in Grecia.

In effetti, dallo scarno carteggio che avevano a disposizione, quel carico di gasolio avrebbe dovuto effettivamente trovarsi sulla penisola ellenica, ma messi alle strette dai finanzieri operanti ai due romeni non è rimasto che confessare come tutto quel gasolio, in realtà, fosse destinato ad un operatore commerciale italiano.

Per gli stessi è così scattata immediata la denuncia per contrabbando e altre irregolarità per trasporto irregolare di prodotti infiammabili, mentre i 44.200 lt. di gasolio rinvenuti sono stati sequestrati unitamente ai due autotreni su cui erano stati caricati.

Da notare che l’odierno sequestro segue a uno analogo avvenuto nel giugno scorso in Valdinievole, dove le fiamme gialle pistoiesi sequestrarono un carico da 30 tonnellate di olio combustibile.

Le indagini stanno comunque proseguendo per individuare la filiera di distribuzione “in nero” di prodotti sottoposti ad accise il cui contrabbando, come noto, causa grosse perdite all’Erario dello Stato.