GdF: Reggio Calabria, ennesimo sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro

Giuseppe Magliocco

Salgono a ben 870 i kg. di cocaina sequestrati dalla Guardia di Finanza al porto di Gioia Tauro (RC), grazie all’ultimo sequestro da oltre 34 kg. di “polvere bianca” che i finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno scovato all’interno di un container trasportante banane da Puerto Bolivar (Ecuador) e destinate in Georgia.
Il porto di Gioia Tauro ha oltre 5 km. di banchine su cui ogni anno vengono movimentati oltre 2,5 milioni di container, per questo l’organizzazione delle attività di polizia doganale richiedono mezzi e professionalità di elevato livello.
Quest’ultimo sequestro, infatti, al pari degli altri operati dalle fiamme gialle reggine, è stato reso possibile da una serie di incroci documentali ed ispezioni (anche a mezzo scanner) che ogni giorno vengono effettuati sui container provenienti o transitanti da aree geografiche considerate a rischio.
E’ poi l’occhio esperto dell’operatore a rilevare la presenza di eventuali anomalie tra le merci sottoposte a scanner, con controlli che vengono costantemente integrati dall’impiego di unità cinofile del Corpo.
Davvero elevato, inoltre, il grado di purezza della cocaina che finanzieri e funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno rinvenuto confezionata in 30 panetti, per un valore complessivo che sul mercato clandestino si aggira sui 7.000.000 di euro.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria è certamente tra i reparti del Corpo che maggiormente si distinguono nella lotta al traffico internazionale di stupefacenti anche perché, proprio il porto di Gioia Tauro, soprattutto per i fortissimi interessi illegali della ‘ndrangheta calabrese, si conferma come una delle porte d’ingresso privilegiate dalle grandi organizzazioni di narcotrafficanti per far arrivare droga in Europa.