GdF: Roma, frode del sacro in zona San Pietro, sequestrati 700.000 tra immagini ed gadget religiosi non conformi alla normativa europea

Enrico Fiorenza

Sono 700.000 gli articoli (tra calamite, posaceneri, portachiavi ed anche immagini sacre e rosari) che i finanzieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo in quanto non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa comunitaria e nazionale.
Si tratta di oggetti che i militari delle fiamme gialle hanno rinvenuto in esercizi commerciali siti nella zona di San Pietro, che venivano rivenduti ai pellegrini desiderosi di avere un ricordo della loro visita in Vaticano e nei luoghi sacri della Cristianità romana, nonché ai dettaglianti che ne facessero richiesta.
La merce irregolare, che ha un valore commerciale superiore agli 1,5 mln. di euro, era nelle disponibilità di quattro esercenti, tre dei quali italiani mentre il quarto è di nazionalità cinese.
Secondo i finanzieri operanti gli oggetti non rispettavano neppure le prescrizioni previste dal c.d. “Codice del consumo”, che prevedono, proprio a tutela dei consumatori, le informazioni sul prodotto che debbono essere riportate su ogni singola confezione, e nella lingua ove il prodotto stesso viene immesso in commercio, la denominazione del produttore, dell’importatore, qualità e caratteristiche merceologiche nonché eventuali raccomandazioni e precauzioni d’uso.
Stante l’assenza di tali indicazioni, ai quattro esercenti interessati dalla vicenda sono state irrogate sanzioni per un totale di circa 10mila euro, oltre alla prevista segnalazione inviata alla locale Camera di Commercio.