GdF: Roma, sgominata gang specializzata in truffe alle banche. 10 arresti

Enrico Fiorenza

Era una truffa realizzata in grande stile quella che ha portato oggi agli arresti 10 responsabili, smascherati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, i quali erano riusciti a mettere a segno diversi “colpi gobbi” ai danni di vari istituti di credito facendosi erogare denaro a fronte della vendita di immobili dei quali, però, erano tutto meno che i legittimi proprietari.
Il “metodo” adottato da questi abilissimi truffatori, oltre all’impiego di documenti e documentazione molto ben riprodotta, consisteva anche nell’impiego di “figuranti” che interpretavano alla perfezione il ruolo di venditori di fronte ai funzionari di banca e notai.
In poche parole la gang, dopo essere venuta a conoscenza di alcuni immobili posti realmente in vendita a Roma, tramite i loro figuranti muniti di documenti falsi, stipulavano “regolari” contratti di compravendita dinnanzi a notai, anch’essi all’oscuro dell’attività criminosa che si celava dietro.
Ottenuto l’accredito della somma su un conto corrente acceso a nome del finto venditore, il denaro veniva prelevato pochi giorni dopo l’atto di vendita mentre i “beneficiari” sparivano nel nulla.
La vicenda è però cominciata a venire alla luce allorquando alcuni direttori di banca, allarmati dagli insoluti delle rate di rimborso dei prestiti erogati, nonché da alcuni notai che nel frattempo si erano accorti di alcune anomalie, hanno contattato i titolari degli immobili posti in vendita che sono così venuti a sapere come le loro proprietà fossero state piazzate e concertate sul mercato a loro insaputa.
Nell’ampio repertorio realizzato dai truffatori, era altresì previsto l’ottenimento di prestiti personali che riuscivano ad accaparrarsi grazie a finte buste-paga.
Nei confronti dei malviventi gli investigatori della GDF romana hanno ricostruito – nel solo biennio 2014/2016 – illecite transazioni ammontanti a oltre 650.000 euro, a cui si aggiunge un mutuo da 150.000 euro per il quale due “figuranti” sono stati arrestati in flagranza di reato nonché altri due casi riguardanti prestiti personali per un totale superiore ai 45.000 euro, la cui erogazione non è però andata a buon fine.
Da notare come tra gli arrestati figuri anche G.C. (alias “Zibibbo”), pregiudicato piuttosto noto negli ambienti criminali della Capitale per la sua abilità nel realizzare e fornire documenti falsi e figura-chiave nella banda oggi finita in carcere.