GdF: Sassari, ingerisce ovuli contenenti eroina, ma i cani antidroga lo individuano comunque. Arrestato un trafficante nigeriano

Oriol De Luca

Aveva probabilmente pensato che la concomitanza con il Capodanno ed il trasporto di droga avvenuto sfruttando le sue stesse cavità endoaddominali, gli avrebbe consentito di eludere facilmente i controlli; purtroppo per lui le cose non sono andate affatto così visto che le attività di vigilanza delle fiamme gialle non si erano affatto allentate, così come ancor meno è venuto ad affievolirsi il fiuto di due cani anti-droga della Guardia di Finanza che hanno individuato e consentito l’arresto del narcotrafficante.

La vicenda è avvenuta al porto di Olbia dove un trentenne di nazionalità nigeriana, appena sbarcato da una motonave proveniente da Civitavecchia, tentava di confondersi tra le tantissime persone giunte in Sardegna per gli imminenti festeggiamenti della notte di San Silvestro.

Ben conoscendo gli stratagemmi solitamente messi in atto dai trafficanti, e con un dispositivo di contrasto ai traffici illeciti operativo già sin dalle primissime ore del giorno, i finanzieri del Comando Provinciale di Sassari avevano raggiunto il porto olbiese con le loro squadre Antiterrorismo e Pronto Impiego (i c.d. “baschi verdi”) nonché con le loro unità cinofile che hanno “filtrato” comunque ogni flusso di passeggeri in arrivo fin quando il fiuto di “Zatto” ed “Ether”, due splendidi cani lupo anti-droga delle fiamme gialle, non li ha decisamente puntati verso nigeriano indicando così ai finanzieri-conduttori come lo stesso andasse necessariamente fermato per più accurate verifiche.

Ovviamente il trafficante non aveva nei suoi effetti personali nessuna dose droga, tuttavia l’esperienza suggeriva ai militari che i cani ben difficilmente si erano sbagliati e che dunque quell’uomo, molto probabilmente, fosse un “ovulatore”.

Accompagnato con tutte le cautele del caso presso la locale struttura ospedaliera (l’apertura accidentale negli intestini di un ovulo contenente droga può causare la morte in breve tempo), è così emerso agli esami che il cittadino nigeriano aveva ingerito ben 22 “ovuli” – contenenti una polvere bianca poi risultata essere eroina di alta qualità – per un peso complessivo di circa 250 gr. ed un valore che sulle piazze clandestine dello spaccio avrebbe fruttato fino a 100.000 euro.

Al termine dell’attività il trafficante nigeriano è stato dunque tratto in arresto ed associato al carcere di Nuchis (OT), dove presto dovrà rispondere alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di traffico di sostanze stupefacenti.