GDF: Torino, operazione a contrasto del gioco minorile illegale

Gabriel Romitelli

Promuovevano concorsi a premi vietati impiegando giochi elettromeccanici utilizzati anche da bambini e con i quali era pertanto possibile sviluppare delle vere e proprie ludopatie. E’ stato questo il bersaglio dell’operazione “Winners Wheel”, nel corso della quale i finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno controllato 8 sale da gioco, 3 società del settore e una società concessionaria, pervenendo al sequestro di 39 apparecchi da gioco e contestando sanzioni per 3,8 milioni di euro.

L’operazione delle fiamme gialle torinesi, in particolare, era nata per verificare la regolare attività di sale da gioco e centri-scommesse che sorgono in prossimità di scuole e luoghi solitamente frequentati da adolescenti.

Nel corso di questi controlli, però, i finanzieri si sono accorti che alcuni apparecchi da gioco, peraltro utilizzati anche da bambini, emettevano dei “ticket” che la macchina erogava ai giocatori in proporzione al punteggio ottenuto.

Tali “ticket”, una volta accumulati in quantità sufficiente, davano così diritto al conseguimento di alcun premi molto appetiti dai ragazzi come, ad esempio, consolle da gioco, lettori MP3, macchine fotografiche e persino telefoni cellulari. Ovviamente maggiore era il valore del premio messo in palio e maggiore era il numero di “ticket” richiesto ai giovani giocatori.

Tale pratica, però, è vietata dall’attuale normativa, anche perché la soddisfazione del giocatore è prevista nel solo conseguimento del punteggio ottenuto e non nell’acquisizione di “bonus” che danno poi diritto a “premi” di diversa natura.

Lo scopo cautelativo della norma è dunque evidente, preservare i giovanissimi dallo sviluppo di pericolose ludopatie che possono facilmente insorgere in questi casi (più gioco e più possibilità ho di ottenere premi), mentre chi gestisce questi apparecchi, sia pur corrispondendo la tassa prevista, aumenta significativamente il volume del giocate e di conseguenza gli incassi in luoghi ricreativi e di svago che non dovrebbero essere fonte di potenziali pericoli per la personalità dei loro giovanissimi frequentatori.

Al termine delle attività, sono state 22 le slot-machine e 17 i congegni elettromeccanici sequestrati dai militari della Guardia di Finanza ed è senz’altro da rilevare, nell’inquietante contesto che ne è emerso, come nella quasi totalità degli interventi effettuati siano state accertate manomissioni nelle schede elettroniche dei congegni e, in alcuni casi, persino l’assenza dei previsti dispositivi anti-manomissione all’evidente scopo di evadere i tributi ed alterare le vincite.

Tre esercenti sono dunque stati denunciati per violazione all’art. 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, mentre ad altri due è stata sospesa la licenza con la chiusura definitiva dell’attività.