GDF: Varese, nuovo caso di traffico di valuta all’aeroporto di Malpensa

Gabriel Romitelli

Dichiarava al Fisco utili assolutamente irrisori pur essendo il titolare di un ristorante nel capoluogo piemontese, anche se, purtroppo per lui, i finanzieri in servizio presso l’aeroporto di Malpensa lo hanno sorpreso con 335.000 euro in contanti che stava per trasferire illegalmente a Shanghai.

E’ questo l’ultimo risultato in ordine di tempo che i finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno conseguito nel settore del contrasto all’esportazione illegale di valuta, e che ha visto per protagonista un cittadino cinese di 43 anni.

L’uomo, che come detto era ormai in procinto di partire per la Cina, è stato controllato dai militari operanti nell’ambito dei controlli che ogni giorno la Guardia di Finanza opera sui passeggeri e sulle merci in transito presso lo scalo aeroportuale lombardo.

Nel caso specifico, parte del contante era stato celato all’interno del bagaglio a mano che il cittadino cinese aveva con sé, mentre la restante parte della somma era stata sistemata in una valigia peraltro già collocata all’interno della stiva dell’aereo.

In base alla normativa vigente all’imprenditore cinese, che in dogana non aveva dichiarato nulla al riguardo dell’ingente somma di cui aveva materiale disponibilità, sono stati sequestrati oltre 162.000 euro, mentre i competenti Reparti del Corpo sono già stati attivati per le previste procedure di polizia economico-finanziaria che forniranno cosi utili indicazioni circa gli importi irrisori dichiarati dal ristoratore in sede di dichiarazione dai redditi a fronte dell’evidente incongruenza rappresentata dalla forte somma di denaro con cui i finanzieri lo hanno sorpreso.