Gli apripista dell’Application Economy identificano le priorità per ottenere un reale vantaggio competitivo

redazione

Un nuovo studio internazionale condotto da Harvard Business Review Analytic Services per conto di CA Technologies ha sondato le strategie adottate dalle aziende di successo per far fronte alle attuali discontinuità nel mondo digitale, guidare il cambiamento ed eccellere nell’odierna economia delle applicazioni. Lo studio ha identificato le singole azioni intraprese o prese in considerazione dalle aziende per competere in modo più efficace, fornendo anche le chiavi per comprendere i cambiamenti radicali che stanno interessando i modelli di business.

 

Otto Berkes, Chief Technology Officer di CA Technologies, ha dichiarato: “I molteplici progressi tecnologici, cui fanno riscontro una serie di stravolgimenti riguardanti quasi tutti i settori, fanno di questa nostra epoca un momento incredibilmente appassionante per gli informatici come me. Chi fra noi sarà disposto e capace di muoversi in modo rapido ed agile usufruirà di opportunità enormi per modificare in modo sostanziale la natura del business, sfruttando al meglio l’economia delle applicazioni”.

 

Digital Disruption e importanza del software

Quasi la metà (44%) dei soggetti intervistati ritiene che il proprio settore di  di mercato andrà incontro ad una vera e propria rivoluzione digitale nei prossimi tre anni; oltre un quinto (22%) afferma che questo sia già avvenuto. Da notare che più della metà degli intervistati (58%) reputa che fra tre anni il loro modello di business sarà “radicalmente” diverso. Prendendo atto della pervasività e del ritmo dei cambiamenti, circa due terzi (66%) degli intervistati ritengono che il futuro delle loro aziende dipenda dalla qualità del software.

 

Pur essendovi svariate cause alla base di questa rivoluzione digitale, il fattore maggiormente citato dai partecipanti all’inchiesta è il cambiamento avvenuto nei comportamenti e nelle aspettative dei clienti (46%). Al secondo posto figura la discesa in campo di nuovi concorrenti dall’effetto dirompente (25%), sottolineando in tal modo quanto sia importante anticipare e adattarsi ai nuovi trend emergenti.

 

Velocità come requisito indispensabile

Oltre la metà dei partecipanti al sondaggio (53%) ha dichiarato che la loro azienda sta già investendo o ha in programma di investire in nuove tecnologie con cui sviluppare più rapidamente prodotti e/o servizi digitali – in linea con la visione  di CA Technologies.

 

“Non c’è dubbio che la chiave per creare qualcosa di grandioso stia nell’iterazione rapida – ovvero la possibilità di ricevere costantemente un feedback dai clienti con il quale alimentare un miglioramento continuo,” ha dichiarato Berkes. “Senza una velocità di sviluppo sostenuta, non conta la qualità della prima versione. È questo il concetto dietro la filosofia della Continuous Delivery e dell’Agile Management che promuoviamo con i nostri clienti”.

 

Gli apripista del settore, quelli che si descrivono come professionisti esperti dell’Agile Management, dispongono di un vantaggio consistente sul piano della velocità d’azione. Oltre due terzi (68%) di questi pionieri affermano di essere particolarmente bravi a sviluppare rapidamente nuove capacità tecnologiche. Questa stessa élite ritiene che la propria offerta digitale sia avanti rispetto alla concorrenza, mentre un terzo (33%) dichiara che più del 50% del proprio fatturato viene dal digitale.

 

Priorità d’investimento per la digitalizzazione aziendale

L’azione successiva, in ordine d’importanza, intrapresa o presa in considerazione dai partecipanti allo studio (42%) riguarda il miglioramento dei processi aziendali nei rapporti con la clientela, con particolare attenzione alla parola d’ordine “digital-first”. Esaminando tali priorità più da vicino si nota che i soggetti intervistati sono particolarmente interessati a offrire un’eccellente customer experience digitale (42%), a trasformare operazioni e processi strategici (34%) e ad agire sul piano dei processi relativi al personale (31%). È interessante rilevare che la voce “investire in nuovi prodotti e servizi digitali” è stata indicata come priorità d’investimento solo dal 24% dei partecipanti al sondaggio.

 

Cyber Risk

Quasi la metà degli intervistati (45%) ha dichiarato che la progressiva digitalizzazione della loro azienda desta loro preoccupazione dal punto di vista dei rischi per la sicurezza, ivi comprese le potenziali minacce di violazione dei dati, vizi di conformità e contenziosi. Quasi la metà degli intervistati (49%) ritiene che i diversi settori dovrebbero sviluppare migliori tool tecnologici per potenziare la cyber security, mentre poco più di un terzo dei partecipanti (35%) è convinto che la propria azienda debba investire internamente nello sviluppo di un’infrastruttura tecnologica più sicura. Ultimamente è un po’ più facile giustificare questo investimento, da quando amministratori delegati e consigli d’amministrazione si impegnano per comprendere meglio le minacce informatiche che incombono sulle proprie aziende.