Guardia Costiera contro la pesca illegale

Tiziana Montalbano

  Si è conclusa alle prime luci dell’alba la maxi operazione condotta dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito del contrasto della pesca illegale con attrezzi non consentiti (reti derivanti anche conosciute come spadare). Preceduta da un’intensa attività investigativa – attuata anche  tramite ricognizioni aeree – l’operazione si è svolta nel tratto di mare compreso tra la costa tirrenica della Calabria e le Isole Eolie. I mezzi della Guardia costiera – un pattugliatore d’altura, tre motovedette provenienti da Palermo e Catania e due aerei Piaggio – coordinati dalla Centrale Operativa del Comando Generale e dalla Sala operativa della Capitanerie di Porto di Palermo hanno controllato, nel corso della notte, 15 pescherecci, dei quali 5 intenti a pescare illegalmente e con reti non consentite. I 70 uomini della Guardia costiera coinvolti nell’importante operazione hanno sequestrato 20 chilometri di reti derivanti e 1700 kg di tonno rosso pescato senza autorizzazione; elevate sanzioni amministrative per 16.000 Euro. Dalla fine d’aprile ad oggi, solo per quanto riguarda il contrasto alla pesca con attrezzi non consentiti, 13 sono le barche da pesca fermate, 45 i chilometri di reti illegali sequestrati e oltre 40,000 Euro le sanzioni amministrative contestate.