Guardia di Finanza: stop alle false patenti militari

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Non sai guidare? 1000 euro ed ecco una patente di guida! E’ il prezzo richiesto da un dipendente della motorizzazione e dal suo intermediario per ottenere la conversione di una patente militare mai conseguita.  Sotto la direzione della  Procura della Repubblica di Torino, i finanzieri del  Nucleo di Polizia Tributaria  in collaborazione con i colleghi della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Torino hanno condotto un’articolata indagine che ha permesso di scoprire un illecito “giro di false patenti”. In particolare le Fiamme Gialle hanno acceso il semaforo rosso per i 36 guidatori che pur non avendo mai conseguito la patente guidavano tranquillamente muniti di  documenti di guida falsi. L’idea è semplice ma, al tempo stesso, ingegnosa: convertire una patente militare in realtà mai conseguita in una patente civile. I falsi patentati in alcuni casi avevano assolto il servizio militare ma in altri, addirittura, sono stati riformati o esentati dalle “armi”. La spesa era limitata a 1000 – 2000 euro, da spartire tra il terminalista infedele della Motorizzazione Civile e l’intraprendente intermediario, entrambi coinvolti nell’illecito disegno criminoso.Il servizio è nato da una segnalazione fatta alla Procura torinese dalla stessa Motorizzazione che si era accorta dell’anomala mancanza di alcuni documenti relativi ad una pratica per il rilascio di una patente di guida. Sono sorti, così, i primi sospetti al P.M. che ha delegato ai finanzieri il minuzioso esame di un migliaio di fascicoli, acquisiti presso la Motorizzazione. Al termine degli accertamenti, scoperto il meccanismo ed individuati i soggetti coinvolti,  la Procura ha disposto sei perquisizioni in Torino e Cuneo, che hanno portato al sequestro di 36 patenti ed alla raccolta di documentazione grazie alla quale sono stati denunciati 36 guidatori, il dipendente della Motorizzazione e l’intermediario, per falso e corruzione di pubblico ufficiale: un contributo alla sicurezza stradale ed al rispetto della legalità.