I dirigenti sindacali dell’ANIP -ITALIA SICURA non percepiscono e non percepiranno mai pensioni più alte

Roberto Imbastaro

Sono ormai anni che la rappresentatività sindacale subisce forti critiche, troppo spesso diffuse ad arte per minare la credibilità di tante donne e uomini che vivono con vero impegno questa attività. Lavera politica non teme il confronto e non usa mezzucci scandalistici per cercare di minare la rispettabilità delle controparti. Non resta che augurarsi l’ennesimo ripensamento legislativo che tuttavia speriamo proprio si estenda anche ai professionisti delle cariche politiche/istituzionali. A volte basta dare il buon esempio come noi abbiamo fatto sin dal primo momento.


Il Segretario Generale dell’Anip – Italia Sicura Flavio Tuzi a questo proposito ha dichiarato: “I sindacalisti in aspettativa o distaccati sono lavoratori che già percepiscono una retribuzione e i contributi previdenziali. Questo è il motivo per il quale i dirigenti dell’ANIP – ITALIA SICURA sindacati della Polizia di Stato hanno da sempre scelto di non usufruire della Legge 564 del 1996 che permette di versare contributi previdenziali aggiuntivi sindacali.”


Non c’è nulla di opaco nella necessaria gestione economica (ovviamente rendicontata). Il nostro sindacato per garantire le attività sindacali e sociali utilizza le risorse provenienti dalle iscrizioni.

Non entriamo nel merito di scelte diverse dalle nostre, tuttavia vogliamo invitare tutti a distinguere e non cadere nella facile generalizzazione”