I giovani a Ponza “studiano il mare” con piacere

Adria Pocek

La “sicurezza in mare” si può diffondere, dedicando tempo e attenzione soprattutto alle nuove leve, invogliando i giovani a conoscere le proprie origini, ricordare la storia, familiarizzare con tutti gli strumenti che sono di ausilio all’uomo per dominare il mare.  A Ponza gli studenti delle terze medie potranno navigare d’ora in poi in modo più sicuro e responsabile dopo aver preso parte alla quarta edizione di un progetto scolastico, che si è concluso sabato scorso e che ha trattato molteplici temi tutti riguardanti il mare  e la navigazione. Una vera e propria full immersion che ha preso l’avvio con un excursus sulla storia della marineria, dalla preistoria ai giorni nostri, trattando le principali tecniche costruttive, le attrezzature e le imbarcazioni storiche più caratteristiche come le galee romane, le caracche e i galeoni medioevali, le grandi navi a motore e lo yachting moderno.Conclusa la parte storica l’attenzione degli studenti è stata indirizzata sul territorio. La genesi geologica dell’arcipelago Ponziano e la sua moderna morfologia è stata descritta dal dott. Placido Lubrano mentre Marcello Mazzella, noto apneista locale, ha spiegato qual è la tecnica corretta e sicura di apnea e snorkeling cioè nuotare con maschera e pinne per apprezzare le bellezze del fondale marino.A loro volta Nestore Grassucci, istruttore federale di pesca sportiva, e il biologo Armando Macalli hanno schematizzato la vita marina e la sua catena alimentare, dal plancton agli squali, terminando con gli uomini, predatori per eccellenza. Un capitolo a parte è stato quindi dedicato alla pesca sostenibile e agli interventi, diretti e indiretti, dell’uomo sul mare e la sua necessaria tutela grazie a un comportamento responsabile e civile.Infine ha avuto luogo l’incontro più atteso, quello con la Capitaneria di porto – Guardia Costiera: il Comandante De Giuseppe e il M.llo D’Ippolito hanno difatti spiegato qual è il corretto modo per chiedere soccorso in mare chiamando il 1530, numero verde del pronto intervento della guardia costiera o, per i più attrezzati, usando la radio VHF sul canale 16, passando poi a una lunga e accurata spiegazione del modo d’uso delle dotazioni, attive e passive, come razzi, fuochi, boette fumogene, salvagenti individuali e anulari. A seguire i ragazzi hanno potuto salire a bordo di una motovedetta prendendo confidenza con tutte le sue dotazioni per il soccorso in mare.In conclusione, si può affermare che l’esperimento è ancora una volta riuscito: i piccoli navigatori hanno difatti seguito con molta attenzione l’intero ciclo di lezioni, ponendo molte domande, tutte precise e puntuali, perché questi argomenti non sono astratti, ma molto vicini alle loro esperienze e sicuramente saranno molto utili per le future navigazioni.L’iniziativa, che è stata messa in atto dalla Compagnia di Trinchetto, rientra in un quadro molto ampio teso a promuovere tra i ragazzi di Ponza la cultura del mare in ogni suo aspetto visto che loro con la navigazione, l’isola e la sicurezza in mare convivono sin da bambini. In questo quadro, ad esempio, rientra anche il corso di scuola vela, organizzata sempre dall’Associazione, e la simpatica “Gara delle Bagnarole” che si terrà il 24 maggio prossimo.