I rifiuti sbarcano a Cagliari ed è subito scontro

Roberto Imbastaro

Bandiere indipendentiste al vento, petardi, cariche di polizia e carabinieri: il no di un gruppo di attivisti non basta per fermare il traghetto carico di 500 tonnellate di rifiuti, proveniente dalla Campania, e attraccato al molo Grendi, di Cagliari ieri sera. Già nel primo pomeriggio, quando la sagoma del traghetto è apparsa all’orizzonte, due gommoni con a bordo un gruppo di giovani ha costretto il comandante del traghetto a bloccare i motori e a fermarsi in rada. Dopo due ore di attesa, la situazione si sblocca, e il traghetto si dirige verso il porto di Cagliari. Anche qui però, i manifestanti hanno presidiato la banchina.
Decisi a non far aprire il portellone del traghetto hanno portato ad un ritardo di 6 ore rispetto ai programmi annunciati. Poi, è apparso un reparto antisommossa con l’ordine di smantellare i blocchi sul molo e fermare il gruppo di indipendentisti che aveva tolto gli ormeggi al traghetto. Decine di dimostranti sono stati portati in questura.